Nel seno di Ponente, pressappoco tra la Discesa Dorotea e il Palazzo Montenegro, attuale sede del Prefetto di Brindisi, c’è un luogo chiamato Sciabiche. Un tempo era un pittoresco quartiere quasi tutto abitato da pescatori, che usavano sciorinare e rammendare per strada una rete da pesca detta appunto sciabica.
Proprio qui, nell’anno 1647, scoppiò la sommossa che poi divampò in tutto il vicereame e fu chiamata la Rivoluzione di Masaniello. Il tumulto fu diretto contro l’esosità fiscale che in tempo di carestia si sentiva in maniera davvero pesante. Fu uno dei tanti moti caotici, senza moventi ideali, senza direttive, si gridava “Viva il re – Muoia il malgoverno – Abbasso le gabelle” .
La sommossa fu violenta e non mancarono anche gravi fatti di sangue. La plebe incendiò e distrusse il Palazzo Scolmafora, esattore dei tributi. Un altro esattore Carlo Della Verità, forse particolarmente inviso fu trucidato e il suo corpo trascinato dietro un cavallo per tutta la città. Per imposizione della plebe fu sostituito il sindaco Glianes che era malvisto dalla popolazione ed eletto il nobile Leanza , avvocato, il quale riusciva gradito al popolo. Infatti il Leanza insieme all’arcivescovo Odriscol, riuscì a calmare gli animi.
L’anno successivo, 500 armati insieme ai nobili della città, diedero l’assalto al quartiere della marina e presero tutti i capipopolo che, con altri attivisti , furono portati prima a Lecce e poi a Napoli. L’ultimo atto della sommossa si chiuse tragicamente, nella capitale furono impiccati Teodoro Marinazzo, Gregorio Adorante, Carlo D’Aprile; mentre Marco Scatigno, Francesco Di Donno, Alessandro Lepre e Orazio Sinapo furono condannati al carcere, nel quale lo Scatigno si suicidò. Molti altri, che erano riusciti a fuggire, andarono in esilio. (Bibliogr. N. Vacca – Brindisi ignorata – Saggio di topografia storica, Vecchi & C. Editori Trani – 1954)
[…] sciabbicoti tra i primi, a battersi anche con la forza della disperazione (per approfondire vedi questo link […]
[…] Sull’esito della sommossa, che ebbe il suo ultimo tragico atto due anni dopo, invitiamo a leggere qui. […]