La Storia
“La tradizione cattolica della Madonna pellegrina o Peregrinatio Mariae è l’usanza di traslare un’effigie mariana lungo un itinerario che tocca le varie località di una diocesi o di un territorio più ampio, a volte rappresentato da un intero paese, a volte esteso oltre gli stessi confini nazionali.
La traslazione processionale delle sacre effigi era d’uso in passato in circostanze straordinarie, quando una comunità sentiva il bisogno di implorare l’intercessione di Maria per allontanare calamità naturali o epidemie, o anche per invocare la vittoria nel corso di alcune campagne militari. Immagini ritenute miracolose compirono nel tempo svariati pellegrinaggi: è il caso del dipinto della Madonna dell’Impruneta, che fu traslato 67 volte in Firenze dal 1348 (in occasione della peste nera) al 1740.
Il primo vero esempio di Peregrinatio Mariae, che giocò un ruolo fondamentale nella diffusione del rito, è rappresentato però dal Grand Retour organizzato dalla Chiesa francese e svoltosi dal 1943 al 1948. Nell’occasione, la statua della Madonna percorse oltre 100 000 km da Lourdes a Boulogne, mobilitando milioni di fedeli e centinaia di missionari.” (1)
In Italia
“La prima Madonna pellegrina visitò i centri della diocesi di Udine, (..) fu tuttavia con la Peregrinatio Mariae della diocesi di Milano (1947-1949) che il rito assunse la denominazione corrente e si estese rapidamente a tutto il paese. Dopo numerosi pellegrinaggi locali, l’evento abbracciò l’intera nazione con un grande pellegrinaggio della Madonna di Fátima, concluso con la consacrazione dell’Italia al Cuore Immacolato di Maria a Catania nel 1959.
Riguardo ai pellegrinaggi italiani del dopoguerra esistono letture storiche che vi ravvisano una matrice politica di stampo propagandistico anticomunista nel contesto delle elezioni del 1948 e in seguito.
Tra cattolici e comunisti volarono reciproche accuse di strumentalizzazione.” (1)
A Brindisi
“Il monumento alla Madonna Pellegrina, in piazza Duomo, sorse a memoria dell’anno mariano 1954 e fu inaugurato l’8 dicembre 1955 dall’arcivescovo Nicola Margiotta.
Su una base quadrangolare è impostata una colonna monolitica sormontata da un capitello su cui sono scolpiti i simboli dell’Immacolata nell’Antico Testamento.
vedute angolari
Il complesso, progettato da Francesco Bagnulo, è in pietra di Fasano, lavorato dalla ditta Nitti e Carparelli della stessa città. Sul capitello è una statua bronzea della Madonna fusa dalla ditta Bruni di Roma e modellata su una scultura in legno della bottega Perathoner di Ortisei.
I bronzi della base, dell’ostunese Francesco Bagnulo, aggiunti nel 1957, fusi anch’essi dalla ditta Bruni di Roma, contengono riferimenti espliciti ai protagonisti democristiani di quella stagione politica. Nei pannelli che guardano a nord e a sud, con rappresentazione dell’arrivo della Madonna Pellegrina e dell’accoglienza ad essa riservata dalle popolazioni, ben si distingue la figura dell’on. Italo Giulio Cajati (1916-93).
Negli altri prospettanti a levante e ponente sono raffigurate le chiese cattedrali di Ostuni e Brindisi, quest’ultima ancora nell’aspetto resole dagli interventi voluti dall’arcivescovo Tommaso Valeri (1910 – 42) e gli stemmi dei comuni di rispettiva pertinenza.” (2)
La Stampa locale
“Per quanto riguarda la statua della Madonna Pellegrina occorre sottolineare che nell’anno mariano del 1954 fu trasportata in processione in tutte le città, frazioni e rioni dell’Arcidiocesi di Brindisi ed Ostuni. L’8 Dicembre 1954 la rientrò nella Cattedrale di Brindisi portata a spalla su apposito piedistallo da 20 operai in rappresentanza delle varie fabbriche e dei maggiori enti della Città di Brindisi.” (3)
“Come è tradizione anche quest’anno in occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, è stata deposta una corona di fiori sulla statua della Madonna che domina piazza Duomo a Brindisi. L’omaggio floreale è stato offerto dalla Parrocchia Cattedrale di Brindisi, in collaborazione con le Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli.
La deposizione della corona è stata preceduta da una piccola cerimonia, dopo di ché grazie alla collaborazione dei vigili del fuoco, con un braccio meccanico, i fiori hanno raggiunto la statua della Madonna Pellegrina che nel 2015 ha compiuto 60 anni dalla sua istallazione.” (4)
Nostro intervento facebook del 20 maggio 2020
Bibliografia e sitigrafia:
“Legenda: allo scopo di non tediare il lettore con la ripetizione delle fonti citate, è stato attribuito un numerino per ogni opera consultata, che si ritroverà al termine della citazione e che consentirà l’esatta attribuzione bibliografica/sitigrafica.”
(1) https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_pellegrina
(2) G. Carito, Brindisi Nuova Guida. Ed. Prima – 1994
(3) http://www.brundisium.net/index.php/la-colonna-della-madonna-pellegrina-di-piazza-duomo-compie-60-anni-di-aldo-indini/
(4) http://www.brindisioggi.it/festa-dellimmacolata-anche-questanno-una-corona-di-fiori-per-la-madonna-pellegrina-in-piazza-duomo/
Nel 1948 in ogni regione d’Italia fu “istituita” una . Ricordo bene le polemiche che ne seguirono in qunto fu arruolata la “Madonna” quale simbolo di propaganda democristiana per battere alle elezioni del 18 aprile i comunisti atei e marxisti…
La DC non si peritò di ricorrere alla cattura dei simboli della fede, e la Madonna era dei più pregnanti, pur di far coincidere il suo programma con quello cattolico…
Grazie per il commento! Si, a quei tempi era una lotta senza esclusione di colpi!