L’edificio ora occupato dalla Scuola Media Statale “Virgilio” fu la sede del Liceo – Ginnasio “Benedetto Marzolla”, dal quale è derivato anche il nome della via dalla quale ci si affaccia all’entrata posteriore, fino al 1989, anno in cui iniziò il trasferimento nell’attuale sede di via Nardelli.
Brevi cenni storici
Il liceo comunale di Brindisi, diventato Regio Liceo Ginnasio “Benedetto Marzolla” in seguito alla Riforma Gentile, cominciò a funzionare come tale solo dal 1928, quando il Ginnasio e alcune classi del Liceo furono trasferiti nell’ex convento della chiesa di Cristo, da poco ristrutturato ma già sede dell’Istituto Commerciale.
Facendo qualche passo indietro vediamo che, fin dal 1863 era stato alloggiato nei locali del Palazzo del Seminario con l’intitolazione Ginnasio Convitto nazionale ‘A. De Leo’.
L’efficiente sviluppo raggiunto dall’istituto, conforme ai Regolamenti e programmi governativi in vigore, portò alla qualificazione ratificata dal Ministero della pubblica istruzione con decreto del 15 luglio 1893 di ‘Ginnasio comunale di Brindisi pareggiato ai governativi con diritto di dare esami e rilasciare diplomi’.
Il consiglio comunale, poi, nella seduta del 28 ottobre 1905, deliberò di designare l’istituto con il nome dell’illustre concittadino ‘Benedetto Marzolla’ (1801-1858) (*).
Ma con l’entrata in vigore della riforma era divenuta improrogabile la costruzione di una sede degna dell’Istituto superiore; per questo venne individuata l’area tra via Taranto e Corso Roma e l’edificio fu progettato dalla ditta Dioguardi di Bari.
I lavori presero avvio nel 1930 e furono conclusi tre anni dopo. Il suo aspetto fu conforme alla “sobria monumentalità” richiesta dal regime.
“Ma già nel 1937 l’edificio del Liceo-ginnasio risultava insufficiente per l’aumentata popolazione scolastica, tanto che il Comune approvò la costruzione di un piano sopraelevato, che nello stile continuava con linee semplificate i sottostanti. Il nuovo piano dell’edificio fu inaugurato il 28 ottobre 1939.” (2)
La struttura architettonica
Ancora oggi l’edificio si presenta inalterato con le modifiche effettuate nel 1939:
“Sul prospetto laterale di corso Roma, è il timpano con la scritta «Regio Liceo Ginnasio» che fa fronte sulla via principale,
mentre il prospetto posteriore su via Marzolla regge il confronto con la simmetria: due facciate poste ai lati della cancellata che, invitando, lascia intravedere l’interno del cortile.
L’ingresso principale si raccoglie nel poco spazio che gli resta a disposizione e diventa un unico grande portale segnato dalle doppie lesene e da due sfingi scultoree, poi sostituite da lampioni a candelabro, poste sui parapetti ai lati dei gradini d’ingresso.
Il portale permette l’accesso all’atrio; quest’ultimo, all’interno, fa da cerniera alle ali che disegnano, a forma di V, la pianta dell’edificio.” (2)
La nuova sede
Nella metà degli anni ’60, resasi obsoleta la struttura, si decise di costruire un nuovo edificio moderno e adatto alle nuove generazioni.
Dopo un’attesa più che ventennale, nel 1989, ebbero inizio le operazioni di trasferimento del Liceo Classico “ B. Marzolla” nell’attuale sede di Via Giuseppe Nardelli.
I ricordi
Frugando tra vecchi libri e riviste della Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo”, dove c’è sempre qualche operatore disposto a collaborare, abbiamo rinvenuto il Primo Annuario del R. Liceo – Ginnasio “B. Marzolla” di Brindisi, del quale qui si mostra la copertina con il disegno delle Colonne romane e una tipica frase roboante di Benito Mussolini.
Dando uno sguardo all’interno del libro assume rilievo la figura del Preside dell’istituto che, nel messaggio di apertura, districandosi nella retorica di regime riesce ad esprimere una critica neanche troppo velata alle condizioni di lavoro e di studio che avevano vissuto sino ad allora professori e studenti, non nascondendo la propria soddisfazione per aver ottenuto dalle competenti autorità unanimi consensi alla costruzione della nuova struttura scolastica, invece “delle solite inconcludenti lamentele”, menzionando “risultati che certamente col dormiveglia di altri tempi sarebbe stato follia sperare”.
Ci è sembrato utile anche mostrare il corpo insegnate e gli alunni in una foto dell’epoca.
Elenco degli alunni anno scolastico 1928-1929
Note:
(*) Benedetto Marzolla (Brindisi, 14 marzo 1801 – Napoli, 10 maggio 1858) è stato un cartografo italiano.
Nacque in Brindisi da Carlo e da Elisabetta They.
Educato presso le scuole pie, mostrò subito una forte inclinazione verso la matematica; secondo quanto riferito dal fratello «davasi da ragazzetto al piacere di delinare carte geografiche e disegni di ogni genere».
Appena ventenne venne assunto, in qualità di tenente ingegnere, nel Real Officio Topografico della Guerra di Napoli.
A sue spese fondò uno stabilimento litografico.
Tra le tante sue opere pubblicate assume particolare importanza “Difesa della città e del porto di Brindisi (scritto in collaborazione con Giovanni Monticelli)”. (https://it.wikipedia.org/wiki/Benedetto_Marzolla)
Bibliografia e sitigrafia:
“Legenda: allo scopo di non tediare il lettore con la ripetizione delle fonti citate, è stato attribuito un numerino per ogni opera consultata, che si ritroverà al termine della citazione e che consentirà l’esatta attribuzione bibliografica/sitigrafica.”
(1) http://www.brindisinews.com/redazione/scuola/liceo-classico/Argonauta/Liceo%20Classico%20-%20Scuola%20&%20dintorni.htm
(2) Mostra documentaria – Brindisi 1927-1943 da capoluogo a capitale i progetti, le architetture. Ministero per i beni culturali e ambientali; Arch. di Stato-Brindisi; Ordine degli architetti della provincia di Brindisi
Quest’anno la 3^ A – a.s. 1969/70 – festeggia il 50° della maturità.
Particolarmente emozionante risulta vedere queste fotografie; quanti piacevoli ricordi!
Maggiormente commovente è per chi non vive più a Brindisi per esigenze lavorative.
Auguriamoci di poter rincontrarci in luglio, una volta usciti da questo tremendo tunnel emergenziale.
Mi sono diplomato nella sessione estiva del 1958. Nello stesso anno sono venuto via da Brindisi dove non sono più tornato. Ho mantenuto un contatto epistolare con Fernando Taveri deceduto un paio di anni fa.
Mi piacerebbe essere contattato da qualche compagno della mia classe.
Grazie Paolo