Nata negli anni Settanta in America, l’arte di strada è arrivata poi fino in Europa trovando in Londra una delle città maggiormente aperte allo sviluppo di questo nuovo fenomeno.
In questo articolo mostriamo alcune delle tantissime opere disseminate nelle strade del quartiere di Shoredtich, uno dei luoghi dell’East End di Londra diventato molto noto perché coinvolto nell’ultimo ventennio dal cosidetto fenomeno della “gentrificazione”. Il termine è un adattamento della parola inglese “gentrification” che indica l’insieme di cambiamenti urbanistici e socio-culturali di un’area urbana, tradizionalmente popolare o abitata dalla classe operaia, risultanti dall’acquisto di immobili da parte di popolazione benestante (vedi Wikipedia). Shoreditch infatti dal 1996 ha subìto diversi cambiamenti che, da area degradata e desolata, l’hanno trasformata in un quartiere molto popolare e di tendenza. Qui è dove è germogliata la moda hipster e dove la street art è uno stile di vita. E’ qui che trovano espressione i migliori artisti di graffiti e street art provenienti da tutto il mondo,
Vedremo come alcuni di loro abbiano seguito Banksy, con lavori con un forte messaggio politico, mentre altri si siano focalizzati su altri temi. Ammireremo insieme l’incredibile caleidoscopio di energia e creatività sui muri di Shoreditch e delle aree circostanti creato da autori come Banksy, Ben Eine, Obey, Roa, C215 e tanti altri e avremo l’occasione di comparare i differenti stili di graffiti con i loro colori, le lettere, i tag e le diverse tecniche usate, ricordando che nelle stade di Shoreditch tutto è in continuo divenire: alcuni lavori durano a lungo, altri invece vengono coperti e scompaiono.
Guida del nostro tour, organizzato da streetartlondon, una cooperativa che realizza diversi tour e workshops di street art a Londra, è un esperto nella cultura internazionale dei graffiti, artista lui stesso, che ci accompagnerà in una passeggiata tra leggendarie opere di strada passate e presenti con estremo rispetto verso la comunità dei graffiti, le sue regole e le sue leggi non scritte.
Seguiteci in questo viaggio iniziato sabato 10 giugno alle 11 da Old St Underground Station. L’intero tour è durato 4 ore.
TOUR HIGHLIGHTS
Cominciamo da un piccolo parcheggio di un pub appena fuori Brick Lane che vanta i muri con la più alta concentrazione di graffiti e street art, Seven Stars Yard, davvero il posto più adatto da cui partire. Ovviamente anche solo qualche anno fa questi muri erano completamente diversi e il loro aspetto potrebbe cambiare anche ogni giorno: questo è quanto abbiamo visto noi!
Questo sotto uno dei lavori più stupefacenti di Mr Cenz, un Graffiti Artist che disegna sui muri di Londra sin dal 1988
Mr Cenz in the Star Yard, London, 2016
Questo invece uno dei murales con cui lo street artist Dreph riempie attualmente i muri di Londra per il suo progetto “You Are Enough “celebrando con essi le donne africane, la loro forza, la loro bellezza. Dreph è nato a Nottingham nel 1973 da genitori ganesi, ha conseguito un dottorato in Arte dell’Illustrazione nel 1997 ed è oggi conosciuto come ritrattista di strada. I suoi lavori si ispirano ai fumetti underground britannici degli anni ’80 come ‘2000 AD’ e hanno l’obiettivo di fornire un’alternativa alla narrativa nera inglese. Ha dipinto anche nelle strade di paesi come l’Africa, l’Asia, l’America del Sud e in tutta l’Europa.
Neequaye ‘Dreph’ Dsane – You Are Enough
Sempre sui muri del Seven Stars Yard ecco un recentissimo lavoro di Carleen De Sozer, artista inglese di origini jaimacane
Carleen De Sozer
mockneybynature – Peace sells but who’s buying
La politica ispira molti artisti di strada: diversi sono i ritratti di street art di Donal Trump. Questo a Shoredict è di Tom Blackford: Il Presidente Diavolo
Tom Blackford – President Evil
Alcuni esempi di artisti che combinano la loro arte con un attivismo politico li ritroviamo lungo Brick Lane, quartiere in partenza abitato da famiglie bengalesi emigrate a Londra durante il 20th secolo che negli anni 90 si è trasformato in un’area abitata da giovani hipster. Di seguito alcuni dei lavori che abbiamo trovato nel nostro tour: domani potrebbero non esserci!
Lo street artist Ser ha dipinto questo muro del Village Underground in Holywell Lane, a Shoreditch, per la campagna Education Is A Not A Crime che ha lo scopo di fare pressione sul governo iraniano perchè ammetta la possibilità per la comunità di Bahai in Iran di accedere ad una istruzione superiore, diritto attualmente negato a questa minoranza religiosa.
Un murales di Jay Kaes, artista di strada di origini spagnole
Un’opera di Osch (Otto Schade) artista cileno sul muro del pub The Horse & Groom
Osch, Shoreditch Londra
I pesci che ridono dell’artista spagnolo PEZ (in Spagnolo significa pesce) pieni di allegria e di colore
Un lavoro di ROA, street artist di Ghent in Belgio famoso per i suoi grandissimi animali in bianco e nero che vivono nella zona in cui sono dipinti. Questa gru ovviamente non è nativa dell’Inghilterra, ma è un omaggio alla comunità del Bangladesh che vive qui a Brick Lane, nell’East London.
Gru by ROA – Hanbury Street
Un altro suo pezzo con un animale che invece popola il quartiere 🙂
ROA – Shoredict, Londra
Street art non solo sui muri: qui di seguito un lavoro realizzato sulla vetrina di un negozio abbandonato da un giovane artista emergente, Borondo, uno street artist e pittore spagnolo che crea i suoi murales utilizzando una tecnica che mescola pittura e incisione.
Appena fuori da Brick Lane, in Hanbury Street, il magnifico murales di Dale Grimshaw, un lavoro davvero fantastico che rappresenta un uomo di Papua Nuova Guinea seguendo la preferenza di questo artista per ritratti di guerrieri tribali.
Ma è Rivington Street il cuore della top stret art di Shoreditch, una strada che è un gioiello prezioso per tutti coloro che amano questo fenomeno artistico. E’ qui che è possibile ammirare la storia della street art con i capolavori di artisti inglesi e internazionali come Banksy, Thierry Noir, C215 & David Walker. Una strada da non perdere!
Sono qui le coloratissime facce con le boccone pronunciate dell’artista francese Thierry Noir
Thierry Noir – Tunnel di Rivington Street
Fantastico murales di ALO, l’espressionista dell’arte di strada
Sono qui le lettere dell’alfabeto di Ben Eine, un artista di strada diventato famoso quando David Cameron regalò un suo disegno a Barack Obama durante la sua prima visita ufficiale di Stato.
Ben Eine – Scary – Tunnel di Rivington Street
E’ qui questo splendido lavoro di Bastardilla, una street artist donna di Bogotà, in Colombia
Bastardilla – Tunnel di Rivington Street
E’ in questa strada che si trova il nightclub Cargo, fortunatamente aperto anche di giorno, sui muri del cui cortile interno si possono vedere, tra gli altri, due dei pochi murales di Banksy ancora presenti a Londra. L’artista, originario di Bristol, è certamente il maggior esponente del fenomeno e, pur avendo riscosso un grandissimo successo internazionale, è riuscito a mantenere l’anonimato; pare infatti che siano davvero in pochi a sapere quale sia il suo volto. Molti dei suoi lavori a Londra sono stati staccati dal muro e venduti per il loro valore o ricoperti da altri artisti che mal hanno digerito il suo modo irrispettoso, a loro avviso, di utilizzare parte dei lavori degli altri inglobandole nei suoi. Per questo motivo i due murales sono protetti da una lastra di plexiglass.
Questo il suo The Guard Dog
Banksy – The Guard Dog
Il cortile interno nightclub Cargo – Rivington Street, Shoreditch, Londra
All’angolo opposto, proprio alla fine del cortile il secondo pezzo di Banksy, ‘His Masters Voice’, revisione satirica del logo della casa discografica HMV (La Voce del Padrone) nata in Italia nel 1899 che mostrava un cane che guardava curioso dentro un grammofono.
Cargo, Banksy – His Masters Voice
Proprio accanto quello che è spesso considerato come la risposta francese a Banksy, Christian Guémy, C215, un’artista dal formidabile talento che nelle sue opere raffigura per lo più ritratti. I suoi soggetti preferiti sono principalmente mendicanti, senzatetto o rifugiati. Le sue opere sono spesso state vandalizzate, per cui questa mel cortile del Cargo è davvero una gemma preziosa e rara da ammirare.
Cargo, C215 – Rivington Street, Shoreditch, Londra
Sempre nel cortile del Cargo questo pezzo di un artista israeliano Broken Fingaz Crew, purtroppo rovinato in più punti, ma sempre una gioia da ammirare
Cargo, Broken Fingaz Crew
Time-lapse
Subito dopo troviamo questo lavoro dell’artista italiano Ozmo: Big Fish Eat Small Fish
Cargo, Ozmo – Big Fish, Rivington Street, Shoreditch, Londra
All’uscita del cortile del Cargo, sulla sinistra, questo recente lavoro con stencil fatto dall’artista londinese donna Bambi
Girato l’angolo si può ammirare questo delizioso pezzo dell’artista colombiano Stinkfish. Le sue figure sono semplici, ma le emozioni che esprimono sono fortissime
L’esplosione del mercato della street art causa spesso che i lavori degli artisti più famosi vengano vandalizzati o rubati. Le tessere dei tipici mosaico con cui l’artista francese, Space Invader, invade i muri di tutto il mondo, per esempio, vengono spesso staccate dal muro e rivendute. Si è creata però sul web una squadra di fan dell’artista che prontamente corre a ripristinarli.
La nostra guida ci fa notare poi i coloratissimi e curiosi funghi di Christiaan Nagel dalle dimensioni notevoli punteggiano i tetti di questi quartieri e hanno reso questo artista famoso e faro emergere della street art nella capitale inglese. Nagel considera i funghi il simbolo dell’idea umana: un pop up che spunta nella mente come risultato inaspettato nato dall’incontro tra il pensiero di una persona e l’ambiente e gli stimoli che lo circondano.
Foto Brundarte a Curve Garden del giugno 2019, due anni dopo la stesura di questo articolo
Concludiamo con una forma davvero inedita di street art: quelle che vedete nelle foto sotto sono invece alcune fantastiche opere di Ben Wilson. Ben è cresciuto in una famiglia di artisti: è scultore, intagliatore di legno, ha ottenuto grande risonanza creando imponenti strutture in legno costruite nelle foreste e nei campi dell’Australia, della Finlandia, arrivando fino a Baltimora. Ma l’artista inglese è diventato famoso dipingendo delle piccolissime opere d’arte sulle gomme da masticare che si possono trovare a terra o sui marciapiedi. Tutto è nato dalla sua avversione per i rifiuti industriali che con il tempo si è tradotta in una nuova e rivoluzionaria forma d’arte: Wilson individua il maggior numero possibile di chewing-gum presenti sull’asfalto e le adorna come piccole opere d’arte, regalando alla strade di Londra un aspetto variopinto e colorato.
Ben Wilson, fotografato da Brundarte sul Millenium Bridge nel giugno 2019
due anni dopo la stesura di questo articolo
Ben Wilson, fotografato da Brundarte sul Millenium Bridge nel giugno 2019
La nostra guida ci ha raccontato che Ben Wilson è stato denunciato per queste sue particolari opere, ma poi assolto perchè non è mai lui a gettare a terra le gomme: lui si limita a renderle piane e ad indurirle con uno speciale kit per poi dipingerle. Porta sempre con se la sentenza di assoluzione che mostra ogni qual volta la polizia tenta di fermarlo. Fino ad oggi Wilson ha realizzato oltre 8000 piccoli gioiellini di gomma spesso commissionatigli dai bambini che abitano i quartieri in cui di volta in volta si ferma o da adulti che gli chiedono di commemorare nascite e morti, matrimoni, persone a cui sono stati legati, momenti speciali, pensieri. Le richieste vengono raccolte su un quaderno e realizzate gratuitamente. La meraviglia dell’arte è che può trasformare tutto, ma proprio tutto, in bellezza e nello stesso tempo denunciare e cambiare.
Per chi volesse approfondire maggiormente QUI tutte le nostre foto del tour
Potrei avere maggiori dettagli sul percorso che avete fatto? Sarò a Londra fra un mese per la prima volta e mi piacerebbe fare il vostro stesso tour. Foto bellissime complimenti.
Ciao, come forse avrai già visto nel nostro articolo, il tour era organizzato da una cooperativa di giovani artisti riuniti nel sito https://streetartlondon.co.uk/. Tramite il sito ci siamo messi in contatto e poi ci siamo presentati all’orario da loro stabilito nel primo pomeriggio; c’erano circa 15 persone e si parlava anche in italiano. Il prezzo sinceramente non lo ricordo più. Comunque fu un’esperienza bellissima che ti consiglio di fare. Tutto o quasi quello che abbiamo visto c’è nell’articolo.
Grazie per i complimenti e buon viaggio.