Le vite dei nostri nonni attraverso le foto di Giuseppe Palumbo

Giuseppe Palumbo nasce a Calimera (Lecce), nel cuore della Grecìa Salentina, il 22 marzo del 1889 e muore a Lecce il 26 settembre 1959. Fotografo e scrittore, Palumbo è un personaggio unico nel panorama culturale salentino della prima metà del Novecento.

Giuseppe Palumbo – San Donato di Lecce. La Specchia “Caggiune”, 1924 (A.F.P.)

In sella a una bicicletta, in treno o su un piccolo calesse, ha esplorato per cinquant’anni la Terra d’Otranto, fotografando il paesaggio naturale e umano, per documentarne e valorizzarne luoghi, monumenti, genti, produzioni. Ci ha lasciato 1740 lastre fotografiche che ritraggono il Salento arcaico e le sue trasformazioni,  un archivio che è rimasto addormentato e sepolto nei cassetti del museo provinciale di Lecce per molti anni, finché una bravissima storica dell’arte, Ilderosa Laudisa, non ha scritto un libro monumentale su Palumbo, riscoprendolo e tracciandone tutta l’opera attraverso un’indagine scientifica sulle singole fotografie.

 

Giornalista, attento studioso del territorio, si è occupato di una grande quantità e varietà di temi che spaziano dalla cultura alle tradizioni popolari, dal patrimonio archeologico a quello architettonico, collaborando con riviste di respiro locale e nazionale. Le sue prime immagini fotografiche sono anteriori al 1909: “fissare nell’immagine il ricordo di cose, che si andavano già avviando a definitiva scomparsa”, era il compito che sentiva suo e così aveva sempre fatto nella sua lunga attività di acuto indagatore della cultura popolare salentina, curioso di scoprire e rilevare i momenti del lavoro e della vita sociale, i beni storico-architettonici e le sue bellezze naturali. Palumbo lo troviamo tra gli intellettuali salentini che svolsero un importante ruolo di divulgatori delle bellezze paesaggistiche.

Egli già negli ultimi anni degli studi liceali rivela la sua passione per la fotografia: le sue prime riprese, almeno per quanto risulta a tutt’oggi, risalgono al 1907. Al 1909 risaliva la sua conoscenza di uno dei personaggi più autorevoli della cultura salentina del tempo, Cosimo De Giorgi, che aveva incominciato gli scavi nell’Anfiteatro di Lecce, non a caso fotografato da Palumbo. In generale, i soggetti delle sue riprese vanno dalle documentazioni dei Monumenti preistorici, ai resti archeologici, dalle vedute di paesi, ai lavori nei campi. La sensibilità di Pietro Palumbo, è però interessata all’umanità che popola i luoghi, riuscendo a dare a vedute e monumenti, una dimensione più quotidiana e affabile.

In questo nostro articolo vogliamo mostrare con le sue foto, mestieri e usanze che non esistono più o che si apprestano a scomparire, passando attraverso l’obiettivo dell’uomo che, dagli inizi del secolo scorso, con la sua attività ha reso possibile tutto questo.

Figure popolari salentine

Prèfica di Martano, 1907 ca. (A.F.P.)

Tipo classico colono greco-salentino (A.F.P.)

Tipo di contadina in costume (A.F.P.)

Un vecchio col caratteristico “coppulino”, 1907 ca. (A.F.P.)

Giovanetta con in testa il tradizionale fazzoletto, 1932 ca. (A.F.P.)

Filatrice, 1907 ca. (A.F.P.)

Donna che dissèma il cotone, 1907 ca. (A.F.P.)

Il focolare domestico, 1926 ca (A.F.P.)

Popolane che attendono il passaggio del corteo nuziale, 1907 ca. (A.F.P.)

Coloni imbacuccati in segno di lutto (A.F.P.)

Venditori d’intrecci fatti con foglie di palma, 1927-1928 (A.F.P.)

Grottaglie. Via Umberto I, 1929 ca. (A.F.P.)

Attività sociali e produttive

La raccolta dell’uva

Contadine intente al lavoro, 1937-1938 (A.F.P.)

Portatori di ceste, 1916 ca. (A.F.P.)

Novoli. Carro che carica l’uva vendemmiata, 27 settembre 1958 (A.F.P.)

Novoli. Carretti che trasportano botti ricolme d’uva, 29 settembre 1958 (A.F.P.)

La tessitura

Il telaio a mano delle borgate del Salento, 1920 ca. (A.F.P.)

Il Ricamo ad uncinetto

Una giovanetta che lavora la “puntina”, 1920-1921 (A.F.P.)

La Pesca

Si approntano le “lenze” per la pesca delle cernie, 1918 (A.F.P.)

San Cataldo di Lecce. Paranze nella rada, 1912-1913 (A.F.P.)

Taranto. Barchette pel trasporto dei mitili. (A.F.P.)

Torre Cesarea. Case di pescatori, 1930 ca. (A.F.P.)

L’acqua

San Marzano di San Giuseppe. Contadinelle su di una cisterna di uso pubblico, 1917 (A.F.P.)

Corigliano d’Otranto. Portale che dà l’accesso da mezzodì, (XIV secolo), 1924 (A.F.P.)

Gruppo di contadini presso i pozzi, 1917-1918 (A.F.P.)

L’allevamento

Ritorno dal pascolo, 1910 (A.F.P.)

Capre lungo il litorale Adriatico, 1913 (A.F.P.)

La mungitura all’ovile, 1909 ca. (A.F.P.)

Buoi in agricoltura

I buoi sminuzzano le spighe, 1910 (A.F.P.)

L’aratura coi buoi, 1907 (A.F.P.)

Animali come mezzo di locomozione

Cavalcatura imbastata, 1909 (A.F.P.)

La primordiale carretta per bovini, 1909 (A.F.P.)

Il tabacco

La raccolta delle prime foglie del tabacco da sigari, 1909 ca. (A.F.P.)

Contadini intenti a infilare la foglia, 1924 ca (A.F.P.)

Telai per l’essiccazione della foglia, 1924 ca. (A.F.P.)

Fichi secchi

Essiccazione definitiva sulle terrazze, 1918-1920 (A.F.P.)

La campagna: momenti di lavoro e di sosta

Lavoratori intenti a zappare, 1907-1908 ca. (A.F.P.)

Sosta meridiana, 1909 (A.F.P.)

Il modesto pasto del mezzogiorno, 1907-1908 (A.F.P.)

Bagnanti

San Foca. Bagnanti sulla spiaggia, 1912-1913 (A.F.P.)

Santa Cesarea Terme. Bagnanti fra gli scogli costieri, 1928 ca. (A.F.P.)

Casalabate. La vecchia torre costiera trasformata a caserma per la Finanza. (A.F.P.)

Festa in paese

La processione con la statua del Santo all’uscita dalla chiesa 1918-1920 Presso la bancarella di una venditrice di nocciole, 1918-1920 (A.F.P.)

Presso la bancarella di una venditrice di nocciole, 1918-1920 (A.F.P.)

Artigiani

Calimera. Fabbricanti di carretti sul largo Miccoli, 1908-1909 (A.F.P.)

Grottaglie. Una delle varie officine di figuli nel borgo che da essi prende il nome, 1928-1930 (A.F.P.)

I mercati

Campi Salentina. Piazza del mercato, 19 settembre 1957 (A.F.P.)

Brindisi. Piazza del mercato coperto, 1924 (A.F.P.)

Abbreviazioni (A.F.P.) Archivio Fotografico Palumbo

Bibliografia e sitigrafia:
Cfr. I. LAUDISA, Chilometri d’amore nell’obiettivo. Il Salento di Giuseppe Palumbo (1889-1959) [la raccolta fotografica] , Lecce, 2010

http://www.arte.rai.it/gallery-refresh/giuseppe-palumbo-il-fotografo-in-bicicletta/1586/0/default.aspx

5 commenti

  1. Foto spettacolari, testimonianze storiche che raccontano il fascino del nostro Salento.
    Ve ne sarei grato se potessi vederne anche di Nardò e dei suoi d’intorni.
    GRAZIE.

    1. Grazie per i complimenti! Se l’amico Marcello Gaballo mi organizzasse una visita non mi dispiacerebbe venire a fotografare Nardò. Buona giornata

  2. Queste foto sono un vero tesoro di storia. Ma … complimenti per tutto il sito, che mi sembra un vero esempio di eccellenza per come sono proposti gli argomenti !

    1. Grazie, facciamo del nostro meglio!

    2. Grazie ancora!

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