Nel 1304, dove attualmente è sede del Municipio, fu costruito da Carlo II d’Angiò il monastero e la chiesa dei domenicani della Maddalena.
E’ noto che, dopo la decapitazione di Corradino di Svevia, Carlo, ancora principe, fu preso prigioniero e condotto in Sicilia. Ma, mentre molti che erano dalla parte angioina vennero giustiziati, lui fu condotto prigioniero prima in Sicilia e poi in Catalogna. Finalmente liberato dopo molte vicissitudini, egli attribuì la sua salvezza alla Maddalena che gli era apparsa in visione, e, fece edificare in suo onoretempli e monasteri, fra cui anche quello di Brindisi che affidò ai Domenicani.
Con la prima soppressione degli ordini religiosi durante il decennio francese, il monastero rimase abbandonato e la chiesa demolita.
Nel 1816 l’edificio divenne l’abitazione di Pasquale Ercolini, esattore delle imposte, e da questi, ceduto al polacco Skirmut intorno al 1870 subendo sostanziali modifiche.
Il 7 novembre 1887, il Consiglio Comunale di Brindisi, munito di autorizzazione regia, decise l’acquisizione dei fabbricati allo scopo di avere una sede più ampia di quella usata fino a quel momento, nel vicino Sedile. Il prezzo dello stabile fu pattuito in 120.000 lire da pagarsi in 4 rate da lire 30.000 cadauna.
A causa dei danneggiamenti subiti durante la II Guerra Mondiale, venne però stabilita la distruzione del complesso domenicano, la cui sola chiesa era lunga circa 42 metri e larga 14, con numerose cappelle delle varie famiglie cittadine.
I lavori per la costruzione del nuovo Municipio furono diretti dall’ing. Valentini per il Comune e, affidati alle ditte Lattarulo di Bari e Daniele di Brindisi, furono ultimati nel 1961.
Nel corso della costruzione, furono trovati resti di antichità e, in particolare dov’è adesso la Sala Consiliare, “tracce di un colonnato ed opere murarie, parte interrate e parte visibili nei sotterranei” (G. Carito)
Bibl. G. Carito, Brindisi-Nuova Guida; G.T. Andriani, Brindisi da capoluogo di provincia a capitale del Regno del Sud; N. Vacca, Brindisi Ignorata