L’edificio trae il suo nome da Francesca Orlandini che, a metà del XVII secolo, ne era proprietaria. Situato “basso alla via Lata quando si va a mare” era l’ultimo edificio signorile della strada sul lato di levante.
Lo stemma sul prospetto potrebbe appartenere alla famiglia Orlandini che, alla fine del XVI secolo aveva vasti latifondi nell’area a sud di Brindisi indicata come Porfido e poi Flaminio. Sull’architrave del portale sono riproposti temi di derivazione classica.
Nel 1741 il palazzo consisteva “in una sala, cinque camere ed una cucina, colli bassi corrispondenti, e con un giardinello di alberi fruttiferi dietro”.
(Bibliografia: G. Carito, Brindisi Nuova Guida)
Marcello Tigersuit su facebook ha commentato così:
“Nello scudo in questione, l’arma Orlandini è quella con le bande ondate del 2° e del 3° quarto, mentre il 1° e il 4° contengono l’arma, inconfondibile, della famiglia Toraldo. Evidentemente fu un’alleanza matrimoniale, legata a motivi ereditari, all’origine dello stemma presente in Brindisi. Allego a tal proposito due stemmi: il primo (Toraldo) tratto da un manoscritto del XVI secolo, il secondo (Orlandini) visibile ad Asciano (Palazzo del Podestà).”
“Nello scudo in questione, l’arma Orlandini è quella con le bande ondate del 2° e del 3° quarto, mentre il 1° e il 4° contengono l’arma, inconfondibile, della famiglia Toraldo. Evidentemente fu un’alleanza matrimoniale, legata a motivi ereditari, all’origine dello stemma presente in Brindisi. Allego a tal proposito due stemmi: il primo (Toraldo) tratto da un manoscritto del XVI secolo, il secondo (Orlandini) visibile ad Asciano (Palazzo del Podestà).”