Nave da Guerra – Regio Esploratore Brindisi

Il porto e la città di Brindisi furono protagonisti, nell’inverno 1915-1916, del salvataggio dell’esercito serbo. Le forze austro-tedesche, insieme a quelle bulgare, sferrarono un attacco contro la Serbia con l’intenzione di invaderla. L’esercito serbo, guidato dal principe Alessandro, erede al trono, dopo un’accanita resistenza, cercò scampo sulle coste dell’Albania, presidiate dalla nostra Marina Militare. I militari superstiti che riuscirono a raggiungere Durazzo furono circa 80.000. Si iniziò così l’imbarco sulle nostre navi di quello che rimaneva del popolo serbo. Una accelerata alle operazioni fu data dalla resa dell’esercito del Montenegro dopo il Capodanno del 1916, con il pericolo di veder giungere da un momento all’altro gli Austro-Tedeschi.
Il re di Serbia, Pietro I, il principe Alessandro erede al trono, e tutto il governo serbo furono ospiti in Brindisi fino al 18 gennaio. Da qui partirono per recarsi a Corfù, dove erano stati radunati i superstiti, per ricomporre l’esercito.
L’eccezionale traffico marittimo per il salvataggio dei Serbi diede, purtroppo, occasione agli Austriaci di compiere agguati contro le nostre navi. L’8 gennaio 1916 saltava in aria l’incrociatore “Città di Palermo”; e alcuni giorni dopo anche la nave ospedale “Mare chiaro” e i piroscafi Paladino, Iniziativa, Gallinara e Brindisi.
In ricordo del salvataggio dell’esercito serbo, il 10 febbraio 1924, fu murata una lapide sul palazzo della Dogana, in cui si legge:

“Dal Dicembre MCMXV al febbraio MCMXVI le navi d’Italia con cinquecentoottantaquattro crociere protessero l’esito dell’esercito serbo
e
con duecentodue viaggi trassero in salvo centoquindici mila dei centottantacinque mila profughi che dall’altra sponda tendevano la mano”.

Il 19 settembre 1920, l’incrociatore scout ex austroungarico Helgoland, fu ceduto all’Italia, in conto riparazioni di guerra.
Dopo i lavori di rifacimento nel 1923 entrò in servizio nella Marina Italiana con il nome di Regio Esploratore Brindisi.
Dal 1927 al 1937 servì da alloggiamento truppe prima ad Ancona, poi a Pola, Genova, La Spezia ed infine a Venezia.
L’11 marzo 1937 l’unità venne demolita.

Bibliogr. G. Teodoro Andriani, La base navale di Brindisi durante la Grande Guerra; Archivio navi da guerra

Fototeca Briamo presso Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” – Nave da guerra R. Esploratore Brindisi

Fototeca Briamo presso Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” – Brindisi. Prima Guerra Mondiale. Sbarco a Brindisi di profughi Montenegrini (pubblicazione Ministero Marina “Per l’esercito Serbo” di P. Giordani 1917)

Fototeca Briamo presso Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” – Brindisi Prima Guerra Mondiale. Il principe Alessandro di Serbia e il Vice Ammiraglio Cutinelli (pubblicazione Ministero Marina “Per l’esercito Serbo” di P. Giordani 1917)

Fototeca Briamo presso Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” –  Aereo militare austriaco abbattuto nella Prima Guerra Mondiale e rimorchiato nel porto interno. Sulla banchina Montenegro è visibile ancora la fontana dei Delfini e l’isolato Monticelli

Foto Brundarte – Lapide a ricordo del salvataggio dell’esercito serbo

Fototeca Briamo presso Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” –  Scoprimento della lapide a ricordo del salvataggio dell’esercito serbo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *