Abbiamo intenzione di presentare una serie di fotografie dell’Archivio Briamo conservato presso la Biblioteca Pubblica Arcivescovile “A. De Leo” per far conoscere quanto la nostra città sia potuta cambiare nel tempo, ma, anche e soprattutto, per mettere in evidenza la storia che c’è dietro ogni cambiamento. Diciamo semplicemente che avremo la possibilità di imparare divertendoci econ l’augurio che questo faccia di noi dei cittadini migliori, in grado, forse, di non commettere gli errori del passato.
La prima fotografia che vi sottoponiamo è del 1963, precedente quindi ai restauri che avverranno solo un anno dopo, della facciata laterale della Chiesa di S. Paolo, su via de’ Vavotici, che mostra un terzo ingresso, utilizzato fino a quel momento dal sacrestano, e, successivamente scomparso. Qualcuno lo ricorda?
Per l’occasione, facciamo una breve cronistoria delle vicissitudini che hanno interessato la Chiesa e il Convento.
2 marzo 1284 – Carlo I d’Angiò dona ai Frati Minori Conventuali di S. Francesco l’antica rocca della città; la donazione era accompagnata dall’autorizzazione a demolire la fabbrica esistente, ed utilizzarne il materiale per la costruzione della nuova Chiesa e dell’annesso Convento;
a. 1322 – entro tale data si completa la costruzione della Chiesa e del Convento;
secc. XV, XVI, XVII – il complesso conventuale fu interessato da altri lavori, documentati dall’allestimento di alcuni altari visibili in chiesa e dalla datazione impressa sulla vela del campanile (a.D. 1634);
a. 1716 – il nuovo Arcivescovo di Brindisi, Paolo de Villana Perlas, scelse come sua residenza il Convento e, pertanto, si resero necessari lavori di ripristino e di restauro;
a. 1743 – in conseguenza del forte terremoto, che interessò tutto il territorio brindisino, tra i danni registrati dai francescani di S. Paolo fu compresa la distruzione del dormitorio;
a. 1809 – a causa delle leggi napoleoniche il Convento venne soppresso;
a. 1813 – l’ormai ex convento, accolse la “Sottintendenza” trasferita da Mesagne a Brindisi;
a. 1868 – progetto per adibire il piano terra del Convento a carcere mandamentale e, durante l’Ottocento e il Novecento, ha ospitato le sedi di diverse istituzioni tra cui la caserma dei Carabinieri e per ultima la Questura.
aa. 1825/26 – trovandosi pericolante, la chiesa subì sostanziali modifiche. Demolita l’antica facciata venne sostituita con l’attuale che fu arretrata di 8 metri;
a. 1828 – l’Arcivescovo P. Consiglio cedette la chiesa alla Confraternita dell’Immacolata Concezione;
a. 1900 – nella chiesa furono effettuati dei lavori promossi dal priore A. Fischetto
a. 1964 – nella chiesa furono effettuati i restauri di cui si è parlato sopra;
8 ottobre 2014 – con una cerimonia pubblica, il chiostro appartenente all’antico Convento viene riconsegnato alla città, come da nostra foto;
28 ottobre 2018 – dopo gli ultimi restauri della chiesa, durati circa tre anni, in una serata piovosa di cui mostriamo l’immagine, viene effettuata l’inaugurazione e la riapertura al pubblico.
Bibliografia: G. Carito, Brindisi Nuova Guida; Relazione archeologica Dott. A. Monastero