Può da una cosa cattiva nascerne una buona buona?
Riteniamo di si (non sempre però). Ci è capitato che l’auto si fermasse proprio nella località turistica di Villanova di Ostuni , a circa 35 km da Brindisi, dove si era andati per un altro motivo. Nell’attesa del carro attrezzi abbiamo potuto ammirare lo stupendo porticciolo che costituisce la parte centrale del paese.
Aldilà della folta presenza turistica dovuta alle numerose spiagge e alla presenza del porticciolo, ci ha meravigliato molto la presenza di un castello, che in un primo momento si era scambiato per un faro, dato che ben poco è rimasto dell’originale fortezza semi-distrutta dalle vicissitudini belliche.
Invece era un vero e proprio castello, edificato dagli angioini nel XIV sec. costituiva un avamposto di osservazione sul mare ed un valido baluardo contro le invasioni dei pirati e dei turchi.
A Villanova c’è anche una pregevole chiesa dedicata alla Madonna della Croce. L’elegante edificio religioso sorge sopra un preesistente luogo di culto sul finire nel XIX secolo, e precisamente nel 1898, come riporta il millesimo sulla trabeazione del portale. Interessante la descrizione che ne dà il sito web Itriabarocco: “La chiesa è molto semplice e sobria. Il biancore dell’edificio mette in evidenza la mole della struttura, le cui linee architettoniche principali sono accennate dalle cornici in pietra locale del timpano e del portale. Grande eleganza conferisce a tutto l’edificio la scalinata avvolgente che conduce al portale principale. Si tratta di un prototipo architettonico già presente sulle facciate delle grandi ville e delle masserie neoclassiche e che in questo caso, in maniera originale, viene riproposto anche sulla facciata di un edificio religioso. La scalinata curvilinea mira a solennizzare ancora di più la raffinata modanatura che circoscrive il portale di ingresso e a slanciare ancora di più l’edficio.
L’interno è ad una sola navata, mentre posteriormente svetta un campanile a vela.”