L’Adorazione dei Pastori in Santa Maria in Betlem a Mesagne

Pubblichiamo con piacere l’intervento dello storico dell’arte Domenico Ble in merito al dipinto l’Adorazione dei Pastori conservato nella chiesa di Santa Maria in Betlem a Mesagne. Cogliamo l’occasione della recente rivisitazione per mostrare anche le nostre foto degli interni e delle altre tele presenti nella chiesa.

Questo il contenuto dell’articolo pubblicato sulla  rivista “Parola e Storia”, n. 27, Anno XIV, n.1/2020:

“Nella Chiesa di Santa Maria in Betlem a Mesagne è conservato il dipinto raffigurante l ‘Adorazione dei pastori, già menzionato in un contributo pubblicato sulle colonne de «La Gazzetta del Mezzogiorno» . Il dipinto, dalle grandi dimensioni, è collocato sulla parete di destra dell’area presbiteriale e ripropone il noto episodio evangelico legato alla Natività, si svolge in un paesaggio campestre, con i soggetti raffigurati inseriti al di sotto di una capanna che, posta alla sommità di una scalinata, lascia intravedere il tavolato del tetto.
La scena, per l’impostazione, segue l’andamento ascensionale della scalinata; a destra è collocata la Sacra Famiglia, in primo piano la Vergine Maria, che tiene fra le braccia il Bambino Gesù, mentre in secondo piano San Giuseppe osserva silente. Completano il gruppo il bue e l’angelo.
Intorno a questo primo gruppo, disposti a semicerchio, sono posizionati i pastori. Essi portano i doni: chi un cesto di frutta; chi degli animali; chi, invece, allieta il momento con la musica. Questo momento importate, dalle caratteristiche quotidiane tipiche del presepe napoletano, funge da apripista all’arrivo dei Magi, i quali sono collocati in secondo piano, a sinistra, in una leggera penombra.
Il dipinto è ben calibrato dal punto di vista cromatico e da ciò evidenzia l’assenza di approssimazione nella stesura dei colori, nonché il gioco di luci ed ombre, che levigano i corpi rendendoli plastici. La gestualità e l’espressività dei personaggi aprono una parentesi di riflessione in merito al realismo presente all’interno del dipinto.
La tela appartiene alla mano di un pittore di formazione solimenesca e sostiene l’ipotesi avanzata in ricerche di anni passati, in cui il dipinto veniva accostato all’omonima tela del Solimena, conservata in S. Maria Donnalbina a Napoli. Solo in parte, tuttavia, la tela mesagnese, può essere accostata al dipinto conservato in Napoli e in quest’occasione è opportuno consolidare l’ipotesi che la tela di Mesagne sia la copia dell’Adorazione dei Pastori di Francesco Solimena realizzata nel 1689 e conservata nella Chiesa dell’Annunziata ad Aversa: tela considerata da Bernardo De Dominici come “opera lodatissima de’ suoi pennelli”, già studiata ampiamente prima da Ferdinando Bologna e successivamente da Simona Carotenuto, la quale associa anche un disegno con matita sanguigna conservato nella Biblioteca dell’Accademia di Bucarest .
L’Adorazione dei Pastori di Mesagne è uguale alla tela di Aversa solo nella parte di destra, ad esempio in quest’ultima ritroviamo il gruppo di figure collocate attorno alla Vergine, l’uomo di spalle, posizionato in primo piano a destra, che accompagna con la mano il bambino. Anche la posizione delle travi di legno dell’edificio pressoché identica. La parte di sinistra, presente nella tela di Mesagne, è idealizzata dall’autore, ma anche qui le figure sono d’ispirazione solimenesca, ad esempio oltre alla donna con il cesto di frutta , anche il pastore con il bastone posto all’estremità in basso a sinistra è uguale al soldato presente nella tela raffigurante l’Arrivo delle ceneri di San Giovanni Battista a Genova, risalente al primo decennio del XVIII secolo e conservato nel Palazzo Ducale della città ligure. Anche il particolare scenografico dei tre scalini, lo si può osservare in molte altre opere del Solimena come la Presentazione al Tempio risalente al 1678-80 (Collezione Privata), nella cui tela va evidenziata anche la figura della Vergine Maria, che assume una posa simile a quella della Vergine della tela di Mesagne. Anche uno stesso modello dell’uomo di spalle posto in primo piano è visionabile in un’altra Adorazione dei Pastori del Solimena, oggi in una Collezione Privata.
In precedenza, si è accennato al fenomeno del “solimenismo” e cioè a quei pittori che stilisticamente si rifacevano alla maniera di Francesco Solimena e che a loro volta, con produzione autonoma, divulgarono lo stile. Dunque, non c’è da stupirsi se gli stessi modelli presenti nella tela di S. Maria in Betlem a Mesagne, sono riscontrabili in dipinti di pittori solimeneschi, come per citarne alcuni, Francesco De Mura (1696-1782), Paolo De Majo (1703-1784), Giuseppe Bonito (1707-1789) ed altri influenzati a loro volta. Il nostro territorio non è escluso da questa influenza pittorica perché oltre alla presenza di opere del leccese Oronzo Tiso (1726-1800), pittore stilisticamente vicino al linguaggio solimenesco e demuriano, si segnalano opere di artisti appena citati e tra queste: la Madonna del Carmine di Giuseppe Bonito conservata in Chiesa Madre a Mesagne e la Presentazione al Tempio di Paolo De Majo nella Chiesa del SS. Rosario a Latiano.
In conclusione, la chiesa di S. Maria in Betlem, edificio in cui è conservata l’opera, un tempo era di proprietà dei Celestini che risiedevano nel monastero annesso all’edificio sacro. Stando a quanto riportato dalle fonti, sia il monastero, sia la chiesa furono riammodernati e ampliati fra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo: i monaci provvidero ad adornare la chiesa con opere di grande fattura stilistica e questo fatto resta confermato dalle decorazioni barocche degli altari della navata e dalle tele poste al di sopra di esse. La grande tela dell’Adorazione dei Pastori, rientra nell’ambito di tali innovazioni. Altra testimonianza, questa, che mette in rilievo l’importanza di Mesagne nel Settecento.”

Domenico Ble

Adorazione dei pastori

 

Le altre foto degli interni

La navata ad aula unica

Le tele

Adorazione dei Magi

SS. Pietro Celestino e Benedetto da Norcia in adorazione dello Spirito Santo

Addolorata e SS. Maddalena e Giovanni Evangelista, dolenti

Madonna con Bambino e s. Bartolomeo

Altare di S. Benedetto da Norcia

Altare di S. Pietro Celestino

Cappella della Natività di Maria

Altare di S. Vito Martire

Altare della Crocifissione

Cappella della Madonna della Neve

Organo sulla controfacciata

Sotto i nostri articoli sulla storia della chiesa e un approfondimento sul suo apparato scultoreo

Chiesa Santa Maria di Betlem  – Mesagne

L’apparato scultoreo della chiesa di S. Maria in Betlem di Mesagne

 

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