Khurasani Reflections
Un’immagine è un messaggio al mondo, silenzioso e allo stesso tempo potente.
Il mondo in questo modo può vedere la resilienza di milioni di donne afghane».
(Fatimah Hossaini)
Bisogna sostenere e dare forza alla bellezza, alla cultura e alle tradizioni e ricordarci che l’Afghanistan un tempo è stato, e può essere ancora, un luogo meraviglioso.
Fatimah Hossaini ha questo obiettivo, non cancella i volti delle donne, li presenta nelle sue fotografie in tutta la loro bellezza e forza che si ritrovano nei loro sguardi e nei meravigliosi contesti e paesaggi in cui sono ritratte.
Curatrice, artista e attivista, è fondatrice di Mastooraat Organization, un’organizzazione fondata nel 2019 per promuovere e sostenere l’arte, le donne e la pace. Vincitrice del premio internazionale Hypatia per la ricerca e l’arte, ha insegnato alla Facoltà d’Arte dell’Università di Kabul e ha sempre sostenuto i diritti delle donne e dei rifugiati. Il suo lavoro fotografico racconta storie di identità e femminilità in Afghanistan. “Beauty amid War” – è una mostra dedicata alla bellezza delle donne afghane in tempo di guerra . Il suo è un lavoro documentale che mostra al mondo la forza delle donne del suo Paese liberandole dallo stereotipo del “sesso debole”. Lei stessa è stata costretta a lasciare Kabul con un aereo speciale francese insieme ad alcune giornaliste, per trovare rifugio a Parigi da dove prosegue il suo impegno, divenuto subito un vero e proprio simbolo per la rivendicazione dei diritti delle donne afghane. Il suo non è un lavoro facile, come lei stessa racconta, non è semplice scattare foto alle donne afghane che sono schive e timorose poiché farsi fotografare è un atto che va oltre e contro la cultura conservatrice del loro Paese, un mettersi a rischio e allo stesso tempo un modo per provocare. Ma è proprio in questo “provocare”, fatto di sguardi dolci e forti al tempo stesso, che si deve trovare sempre maggior vigore per proseguire nella “guerra” silenziosa e non violenta per i diritti delle donne afghane.
Questa raccolta presenta una serie di ‘ritratti fotografici” di donne afghane appartenenti a diverse etnie al fine di mostrare la diversità della loro cultura e delle loro differenti tradizioni.
Volti di donne Pashtun, Tagiki, Hazara, Qizilbashes e Uzbeki sono stati fotografati, come un ritratto classico, con il loro tipico abbigliamento per mostrare al mondo la ricchezza e la bellezza della cultura Afghana ormai dimenticata. (articolo tratto dal materiale in esposizione)