L’accademia Navale di Livorno e il Collegio Navale di Brindisi

Voluto in Brindisi da Benito Mussolini, che l’8 settembre del 1934 personalmente procedette alla posa della prima pietra dell’edificio, e progettato dall’arch. Gaetano Minnucci, occupava mq. 50.000 di superficie, di cui 13.000 coperti ed il resto destinato a parco, giardini, campi sportivi e teatro all’aperto.
La parte anteriore del fabbricato, su due piani, si svolgeva secondo una curva a semicerchio con uno sviluppo di m. 132 e conteneva la parte direttiva, gli uffici, la biblioteca, il museo, la sala attrezzature, l’infermeria, gli alloggi del direttore e degli ufficiali sanitari. A destra e sinistra si elevavano quattro padiglioni, su tre piani, con otto dormitori.
Con l’anno scolastico 1937-1938 il “Collegio Navale della Gioventù del Littorio” iniziò la sua attività di istituto scolastico.
L’ingresso principale aveva una artistica scalinata, sull’altra sponda del seno di Ponente, proprio di fronte al Castello Svevo sede del Comando Marina.
Dal 12 settembre 1943 all’11 luglio 1946, anche l’Accademia Navale di Livorno fu ospitata nel Collegio Navale di Brindisi.
Due parole per spiegare come mai il destino dell’Accademia Navale si incrociò con il nostro Collegio.
Innanzitutto l’Accademia Navale è un collegio universitario militare istituito dopo l’unità d’Italia per la formazione degli ufficiali della Marina Militare. Fondato nel 1881 a Livorno dall’allora Ministro Benedetto Brin, aveva il corso della durata di 3 anni, e, tutti quelli che alla fine risultavano idonei, acquisivano il titolo di Guardiamarina per l’inizio della carriera militare. Nel 1943, dopo tre anni di guerra, l’Italia alleata dei tedeschi era nel caos. Dopo le disfatte nell’Africa settentrionale e l’annientamento della spedizione italiana in Russia, il territorio italiano veniva bombardato pesantemente e così, il comandante dell’Accademia G. Bacci, allo scopo di preservare le vite degli allievi ne decise il trasferimento a Venezia. La decisione si rivelò giusta perchè a fine giugno, i locali dell’Accademia risultarono inagibili a causa dei bombardamenti subiti.
La sera dell’8 settembre 1943 si diffuse la notizia dell’armistizio firmato tra il governo italiano e gli Anglo-Americani. Dopo pochi giorni, il Re e il governo Badoglio, imbarcati sulla corvetta Baionetta fecero rotta verso il canale d’Otranto, appreso che i tedeschi erano già andati via, decisero di sbarcare a Brindisi. Il 9 settembre anche l’Accademia si preparava a partire per il Sud d’Italia con la motonave Saturnia, poichè la Supermarina (il Comando voleva evitare che i giovani fossero catturati dai tedeschi. Dopo tante traversìe, cinque rimorchiatori provvidero, infine, a portare a Brindisi allievi e professori, poichè il Saturnia si era incagliato proprio vicino alla costa pugliese. Scaricati uomini e cose sulla banchina, il Collegio Navale, da quel momento, fu considerato la nuova sede dell’Accademia Navale.
Il giorno dopo le due navi scuola, Amerigo Vespucci e Cristoforo Colombo, gettarono le ancore davanti alla banchina del Collegio Navale. Nel pomeriggio il Re volle visitare le due navi; e, successivamente, il principe ereditario passò in rassegna gli allievi dell’Accademia.
Alla ripresa delle lezioni, per prima cosa fu cambiata la denominazione dell’edificio che diventò “R(egia) Accademia Navale.
L’8 giugno 1946, dopo il referendum in cui la maggioranza degli italiani scelse la Repubblica quale nuova forma istituzionale, il personale militare e civile partì da Brindisi e arrivò a Livorno il giorno 11. L’Accademia Navale tornò così nella sua vecchia sede di Livorno e il 4 dicembre fu murata nell’atrio d’ingresso la lapide con la seguente EPIGRAFE:
“PER EVENTI DI GUERRA E NEL TRIENNIO
AGOSTO 1943 – GIUGNO 1946
L’ACCADEMIA NAVALE
IN CONTINUITA’OPEROSA TRASMIGRATA
A VENEZIA PRIMA, A BRINDISI DOPO
QUI A LIVORNO
RISORGENDO DA ROVINE APPENA RIMOSSE
NELL’ESTATE DEL 1946
TENACEMENTE AFFERMAVA
VOLONTA’ E ATTIVITA’ RICOSTRUTTRICI
ESEMPIO NEL PRESENTE
AUSPICIO PER L’AVVENIRE DELLA PATRIA.”
Nel dopoguerra, il Collegio Navale di Brindisi ha dovuto affrontare diverse problematiche che lo hanno portato progressivamente alla fine con la dichiarazione di inidoneità all’attività scolastica, emessa nel 1977 dalla Regione Puglia. L’immobile è rimasto occupato da alcune famiglie di sfrattati sino alla fine degli anni ’90.
Dopo tanti anni di inattività, nel giugno 2021, veniva aperto ufficialmente il Bosco del Tommaseo, con un panorama incantevole, e un mega-parcheggio da 230 posti. L’amministrazione comunale ha inteso così restituire ai cittadini l’area verde esterna al Collegio Navale, dopo una serie di interventi di riqualificazione che lo hanno reso agevole alle famiglie e gli amanti della natura. L’interno, purtroppo, è rimasto in stato di completo abbandono.
Per approfondimenti – http://wp.me/p8GemW-qJ
N.B. Le immagini d’epoca del Collegio Navale di Brindisi appartengono alla Fototeca Briamo e recano la didascalia in alto. Le foto Brundarte si riferiscono al Bosco Tommaseo di recente costituzione
Bibliografia: Giuseppe T. Andriani, L’accademia navale e aeronautica a Brindisi

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