La Natività nel mondo dell’arte
Il calendario romano denotava l’insieme dei calendari che furono in uso nella Roma antica dalla sua fondazione fino all’avvento nel 46 a.C. del calendario giuliano. Secondo la tradizione, il calendario romano fu istituito nel 753 a.C. da Romolo, e subì diverse modifiche nel corso dei secoli, venendo infine sostituito, come detto, dal calendario giuliano promulgato da Gaio Giulio Cesare.
La tradizionale datazione della nascita di Gesù risale all’anno 1 a.C. ma la prima celebrazione del Natale a Roma avvenne nel 336. Insieme alla Pasqua, il Natale è tra le feste più importanti della religione cristiana e tutti sappiamo che celebra l’anniversario della nascita di Gesù Cristo. Per questo motivo, nella pittura, la Natività e gli eventi ad essa collegati, come l’Adorazione dei Re o dei Pastori, sono tra le rappresentazioni più diffuse nell’arte figurativa.
Insieme a quelle della nostra Brindisi qui presentiamo le tele dei principali Musei e Collezioni del mondo da noi visitati. Alcune di artisti famosi, altri di pittori meno conosciuti ma, non per questo meno belli o interessanti.
National Gallery Singapore.
Richard Walker, Natività di Gesù (1942). Qui la Vergine ed altre figure bibliche sono ritratte con sembianze asiatiche, uno dei magi con abiti cinesi
Chiesa degli Angeli (Br). Diego O. Bianco, Adorazione dei Magi
Chiesa S. Maria di Betlem, Mesagne (Br). Autore sconosciuto ambito Solimenesco, Adorazione dei Pastori
Chiesa S. Maria di Betlem, Mesagne (Br). Adorazione dei Pastori, autore sconosciuto
Chiesa delle Anime, Brindisi
Chiesa s. Benedetto (Br). Jacopo de Vanis, Adorazione dei Pastori
Chiesa degli Angeli (Br). Diego O. Bianco, Adorazione dei Pastori
Chiesa S. Maria di Betlem, Mesagne (Br). Adorazione dei Pastori, autore sconosciuto
Chiesa Matrice, Mesagne (Br) Adorazione dei pastori
Olio su tela, di Gian Pietro Zullo (1557-1619) quindi Andrea Cunavi ( 1586-p.1626) Domenico Pinca (1746-1813)
Chiesa S. Maria del Casale, Brindisi. Gian Pietro Zullo, Natività
Notre Dame de Paris
National Gallery, Londra. Nicolas Poussin, Adorazione dei Pastori 1633/4
National Gallery, Londra. Jan Brueghel the Elder. Adorazione dei Re, 1598
National Gallery, Londra (prima del recente restauro). Piero della Francesca, Natività (1470-1485)
National Gallery, Londra. Sandro Botticelli, Natività (1500)
Natività mistica (1500), scattata da Brundarte presso la National Gallery di Londra. Si è ipotizzato che questo quadro, l’unico che rechi la firma del Botticelli, sia stato dipinto per le sue devozioni private o per qualcuno a lui molto vicino. Non è certamente infatti una pittura convenzionale che si limiti a rappresentare l’evento della nascita di Gesù, ma è piuttosto una visione dell’artista di tale evento, espressione della sua lacerazione interiore e delle incertezze che iniziavano ad angosciare la sua epoca. Al centro della scena, in una radura in un bosco, Maria e Giuseppe sono in adorazione del Bambino, protetti da una tettoia di paglia, retta da tronchi. Il Bambino, gigantesco, è disteso al centro su un giaciglio coperto da un telo bianco. Il bue e l’asinello si trovano alle spalle della Sacra Famiglia. Accanto alla grotta, a sinistra, un angelo vestito di rosa mostra ai re Magi la grotta, mentre a destra un secondo angelo vestito di bianco indica il Bambino a due pastori. Entrambi reggono in mano rami d’ulivo, simbolo di pace. In basso altri angeli abbracciano e quasi confortano uomini virtuosi, dal capo coronato di ulivo, per celebrare la pace universale.
Alcuni demoni alati e minuscoli diavoli, alla vista del Redentore, fuggono negli Inferi, cacciandosi terrorizzati nelle crepe del suolo. E’ questo un particolare del tutto insolito in un presepe usato probabilmente da Botticelli quasi a commentare gli eventi politici del suo periodo. In alto invece, dodici angeli volano tenendosi per mano in un girotondo come a rappresentare la danza della vita. La composizione profetica in greco, leggibile sopra di loro, esprime la speranza per l’avvento di tempi migliori.
National Gallery, Londra. Sandro Botticelli, Adorazione dei Mag (1470/5)
Dipinto autografo “Adorazione dei Magi”, realizzato (con collaboratori) nel 1474 e custodito presso la National Gallery di Londra. Si tratta forse del “tondo” che il Vasari afferma di aver veduto nella casa della famiglia Pucci nel 1568. Per certo nel 1720 l’opera passò in proprietà ai Guicciardini con i beni dotali di Luisa Ninfa de’ Pucci, per poi essere ceduto alla fine del ‘700 a un collezionista inglese. In Inghilterra subì diversi passaggi di mano prima di giungere alla collocazione attuale. Si è supposto trattarsi di un desco da parto, cioè uno di quei grandi vassoi di legno, rotondi o poligonali, su cui si usava deporre piccoli doni destinati ad una partoriente. La forma costituiva una sfida, non essendo semplice creare una composizione coerente in uno spazio circolare ed ha costituito certamente uno stimolo per il Botticelli, tra i primi artisti a raffigurare la scena centralmente e non di lato. Nella ricchezza dei costumi, nella varietà delle fisionomie e degli atteggiamenti si notano già gli indizi di una grande maestria.
Courtauld Gallery, Londra. Spinello Aretino, Natività (1400)
Courtauld Gallery, Londra. Lorenzo Monaco, Adorazione dei Re (1405/10)
Courtauld Gallery, Londra. Mariotto Albertinelli, Natività (1504/5)
Courtauld Gallery, Londra. Anthony Van Dick, Adorazione dei Pastori (1616/18)
Wallace Collection, Londra. Philippe de Champaigne (1602/1674), Adorazione dei Pastori
Wallace Collection, Londra. B.E. Murillo (1618-1682), Adorazione dei Pastori
Wallace Collection, Londra. Sir P.P. Rubens (1577-1640), L’Adorazione dei Magi
National Gallery, Londra. Guido Reni, Adorazione dei Pastori (1630-42)
Victoria ed Albert Museum, Londra. Rodrigo de Osona il Giovane, Adorazione dei Magi
National Gallery, Londra. V. Foppa, Adorazione dei Re (1515)
Chiesa SS. Annunziata di Mesagne (Br). F.S. Lillo, Natività.