In contrada Lamacese, a soli 4 chilometri dall’abitato di Cisternino, sorge il Santuario della Madonna de Bernis, meglio noto come il Santuario della Madonna d’Ibernia.
Le prime notizie documentate risalgono alla fine del XII secolo, quando Cisternino era solo un casale e la sua chiesa madre, intitolata a San Nicola, una piccola pieve; la medesima è citata in una bolla di Papa Alessandro III insieme ad altri nove casali, tra cui quello di Santa Maria de Ibernia: “..ecclesiam Santi Nicolai de Cisternino cum casali suo, ecclesiam S. Maria de Berni cum casali suo..”.
La chiesa di Santa Maria de Ibernia è caratterizzata da forme ispirate all’architettura romanica.
La struttura ha pianta basilicale a tre navate, su cui sono stati effettuati alcuni interventi in epoche successive. In particolare, c’è stata l’aggiunta della sacrestia che ne ha ampliato le dimensioni, ed a cui si accede dalla navata di destra.
Gli interni molto semplici e poco decorati evidenziano però alcune tracce di colore che vi mostriamo, segno di precedenti decorazioni.
La semplicità della facciata, in pietra concia, viene evidenziata da un piccolo rosone oggi tamponato e dal sottostante oculo sagomato.
Del complesso fanno parte un uliveto, con la statua di San Barnaba, e la piccola cappella intitolata alla Madonna del Soccorso.
Nel luogo dove sorge il Santuario, inoltre sono state ritrovate alcune ceramiche e reperti di epoca romana e medievale e alcune tombe. E’ molto probabile che il Santuario sorga sulle rovine di un piccolo centro originariamente abitato da una comunità di monaci bizantini.
E’ tradizione che il lunedì di Pasqua i Cistranesi portino al Santuario “u currùcchëlë” (il corrucolo), un dolce tipico locale che rappresenta la fecondità.
Curiosamente il dolce dei bambini ha forma di una borsetta con due uova sode, mentre quello delle bambine è a forma di bambola con un uovo sodo nel grembo. Ogni Lunedì di Pasqua e il giorno 15 Agosto, all’alba, da tutte le chiese di Cisternino parte una processione che si conclude al Santuario. Le mamme di Cisternino prossime alla maternità sono solite recarsi a piedi al Santuario per 15 sabati consecutivi per pregare la Madonna d’Ibernia, protettrice della fecondità e della maternità.
Non a caso, quella d’Ibernia è la Madonna della vita, della fertilità e dell’abbondanza. Il santuario è infatti molto utilizzato anche per la celebrazione dei matrimoni.
Di fronte alla chiesa sorge la cappella di Santa Maria del Soccorso, mentre nel lecceto a sinistra del Santuario c’è la statua di San Barnaba.
Bibliografia: Materiale espositivo del Santuario; e dal web: Wikipedia, Santuaritaliani
Il Santuario
La chiesa di Ibernia
Particolari della facciata
Gli interni
Navata centrale
Area presbiteriale
Navata sinistra
Navata destra
Controfacciata
Iscrizioni lapidee del XIX sec.
Tracce di colore
Sacrestia
Campanile a vela
Il Crocifisso
Oltre il Santuario
Cappella di Santa Maria del Soccorso
Bosco di lecci con la statua di San Barnaba