Street Art a Shoreditch, Camden e Brick Lane in Londra, 2023

Nel 2017 pubblicavamo il nostro primo articolo sulla Street Art a Londra, ma i muri londinesi sono in continua evoluzione: murales e graffiti appartengono alla strada e vivono per la durata che la vita di strada permette loro. Siamo perciò ritornati a percorrere le stesse strade di Shoreditch e Brick Lane a distanza di poco più di 5 anni e vi mostriamo i nuovi lavori che ci hanno maggiormente colpito. Non di tutti  purtroppo riusciamo a dirvi l’autore o a raccontarvi la storia, ma anche questo è tipico della street art. Certo è che, come vedrete, il livello e la qualità delle opere è sempre maggiore. Seguiteci quindi in questa passeggiata fotografica tra le stradine di questi fantastici quartieri, un paradiso per chi ama l’arte di strada.

Il primo lavoro che vi proponiamo è dello Street Artist WOSKerski in supporto dell’Ucraina in seguito all’invasione russa.

By WOSKerski in Shoreditch, London, UK.

Scrive WOSKerski sui suoi social

La street art è molto più che semplice espressione di sé. È anche un potente strumento per fare commenti sociali e politici. Come artisti di strada spesso usiamo la nostra arte per attirare l’attenzione su problemi come ingiustizia, disuguaglianza e povertà. L’arte di strada ha il potere di scatenare cambiamenti attirando l’attenzione su questi importanti problemi. Sono consapevole di quanto il supporto online possa essere privo di significato per le persone coraggiose dell’Ucraina che combattono per la loro vita e per il loro paese, ma spero che questo piccolo tributo possa aiutare in qualche modo. @withukraine Speriamo che questa follia finisca presto.

Alle spalle del lavoro di WOSKerski, il bellissimo muro progettato da Camille Walala del Rich Mix, un centro multiculturale che si occupa di arte e creatività in una città che cambia, particolarmente rivolto a famiglie e bambini. Il progetto è nato nella consapevolezza che la street art può anche svolgere un ruolo importante nella costruzione della comunità.

Whitfield Gardens, situato sulla trafficata Tottenham Court Road, ospita da lungo tempo il Fitzrovia Mural, un murales dipinto originariamente nel 1980 da Mick Jones e Simon Barber e recentemente restaurato dall’agenzia Global Street Art. L’intera zona ha subito una completa ristrutturazione finanziata dal Consiglio di quartiere di Camden, che ha incaricato la LDA Design di questo progetto teso a migliorare drasticamente lo spazio pubblico aperto attraverso la creazione e la rivisitazione degli spazi verdi  e i bellissimi arredi urbani realizzati da Woodscape.

Il murales, che rappresenta la vita del quartiere negli anni ’80, contiene temi dell’epoca in cui è stato dipinto e conserva i ricordi di quel periodo. Si riconosce un ritratto dell’ex residente di Fitzrovia, Dylan Thomas, così come una caricatura poco lusinghiera di un ex leader del Greater London Council, Horace Cutler, rappresentato come un vampiro.

Whitfield Gardens, Tottenham Court Road, London, gennaio 2023

Ecco quindi il murales del Cornershop Bar, all’angolo tra Old Street and Shoreditch High Street

Questo il Tunnel di Rivington Street, con  le lettere dell’alfabeto di Ben Eine, un artista di strada diventato famoso quando  David Cameron regalò un suo disegno a Barack Obama durante la sua prima visita ufficiale di Stato.

E’ in questa strada che si trova il nightclub Cargo, sui muri del cui cortile interno si possono vedere, tra gli altri, due dei pochi murales di Banksy ancora presenti a Londra. L’artista, originario di Bristol, è certamente il maggior esponente del fenomeno e, pur avendo riscosso un grandissimo successo internazionale, è riuscito a mantenere l’anonimato. Molti dei suoi lavori a Londra sono stati staccati dal muro e venduti per il loro valore o ricoperti da altri artisti che mal hanno digerito il suo modo irrispettoso, a loro avviso, di utilizzare parte dei lavori degli altri inglobandole nei suoi. Per questo motivo i due murales sono protetti da una lastra di plexiglass.

Questo il suo The Guard Dog,  datato 2003, un’immagine in bianco e nero a un solo strato che mostra un poliziotto che tiene al guinzaglio un barboncino. L’immagine del poliziotto è qualcosa che Banksy ha ripreso più volte. “Il mio problema con i poliziotti è che fanno solo quello che gli dicono. Dicono ‘scusa amico, sto solo facendo il mio lavoro’. Tutto il tempo.”

Il cortile interno del nightclub Cargo

Questo il coloratissimo esterno del The Lighthouse Bar & Club su  Rivington Street, con le coloratissime facce con le tipiche boccone pronunciate dell’artista francese Thierry Noir

 

Ecco un murales gigante chiamato  “Connectivity Matters”: si tratta di una collaborazione tra ben sedici dei migliori artisti del paese. E’ stato commissionato e organizzato dalla  Global Street Art e può essere visto da  King John’s Court e New Inn Yard sull’edificio della  COLT Technology proprio di fronte agli uffici di Amnesty International Office. Era questa una zona già molto conosciuta per la sua street art, ma dopo la creazione di questo lavoro la sua popolarità è enormemente cresciuta.

Connectivity Matters è un murales curato da Global Street Art per Colt Technology.

E’ stato iniziato nell’aprile 2018 e terminato ad agosto 2018

La prima collaborazione ha visto l’artista italiano con base a Londra  Hunto lavorare a questo murales con Mr Thoms. Entrambi gli artisti hanno affrontato il tema della connessione unendo i loro stili astratti: i ritratti stile Picasso di Hunto si sono fusi con l’immaginazione surreale di Mr Thoms. Le facce di Hunto sembrano mostrare la connessione umana mentre Mr Thoms mostra molto la connessione che abbiamo con le cose.

Il murales di Hunto e Mr Thoms a Shoreditch

La parte successiva del murales “Connectivity Matters” è una collaborazione tra Captain Kris e Tizer, entrambi con base a Londra. La loro opera presenta un robot disegnato da Captain che balla con una donna disegnata da Tizer. Dietro di loro, una serie di televisori sono connessi con cavi che si collegano al murales adiacente di Mr Thoms. La donna balla su uno sfondo di volti e scene naturali. Mentre i due si uniscono in un ballo provocano una scarica elettrica, come se ci fosse una connessione tra la natura e la tecnologia.

Murales di Captain Kris e Tizer a Shoreditch

Ed Hicks e Zadok hanno collaborato  per la successiva parte del murales sulla connessione. Entrambi facevano parte parte della Crew 54 e avevano ormai intrapreso carriere individuali, ma si sono trovati di nuovo insieme per creare questa scena raffigurante una  foresta vista dal suolo. Dominante nell’opera sono i giganteschi funghi che diffondono spore nel terreno rappresentando la connessione nascosta della natura e la sua capacità di connettersi con tutte le cose.

Una collaborazione tra Ed Hicks e Zadok a Shoreditch

L’angolo dell’edificio presenta una combinazione di lavori di Oliver Switch e BUSK. Dipingendo insieme dal 2000, hanno sviluppato, secondo quanto afferma Switch “una sinergia abbastanza istintiva”. Il murales rappresenta la connettività nel tempo, raffigurando una linea continua dall’arte dei vecchi maestri alla street art e al graffiti moderno. È stato realizzato nello stile della una pittura classica “vanitas”,  composizioni che generalmente rappresentavano una natura morta con elementi simbolici allusivi al tema della caducità della vita.

Gli artisti hanno disegnato una serie di oggetti per rappresentare quell’evoluzione: il Nautilus è una creatura che ha vissuto sulla Terra dai tempi dei dinosauri, il libro è una copia dell’ “L’origine delle specie” di Darwin, i fiori rappresentano la caducità percepibile della vita, che fiorisce e muore davanti ai nostri occhi giorno per giorno, la candela si consuma lentamente bruciando.

Murales di  Oliver Switch e BUSK

Un approccio umano al tema della connessione. La sezione di Best Ever raffigura una serie di forme e mani interconnesse. Le mani rappresentano incontri, saluti, presentazioni e amicizie. Intrecciandosi tra le forme ci ricordano i diversi tipi di connessione umana che sperimentiamo ogni giorno.

Murales di Best Ever

Nomad Cla ha dipinto qui un omaggio alla connettività retrò: le frecce rappresentano l’azione di mandare avanti e indietro le vecchie audiocassette. Si trovano tra le dita una mano che tiene una lettera pronta per essere spedita e una colomba che sta per atterrare o forse sta per prendere la lettera. La colomba stessa rappresenta un mezzo di connessione in anni passati. L’attività di allevamento di colombe e l’addestramento di colombe da ritorno è ancora un passatempo popolare in molte parti del Nord Inghilterra.

Dalla collaborazione tra Mr Cenz e Lovepusher nasce invece questo murales che mostra una donna immersa in profonda meditazione che stringe tra le mani un globo. La donna, creata nello stile identificabile di Mr Cenz, sembra essere connessa mentalmente con il globo dipinto da Lovepusher che contiene la parola “Future”. Questo è relativo alla connettività futura e alla nostra capacità di immaginarci connessi nel mondo futuro.

La parte finale del gigantesco Connectivity Matters Mural vede insieme Autone e Neist. La creazione risultante è un lampo di linee e incroci colorati, che forse ricordano una sorta di scheda madre gigante che connette il mondo elettronicamente. Il lavoro è molto più astratto rispetto agli altri, con connessioni fatte in tutte le direzioni. La connettività qui sembra risiedere nell’elettronica e nelle connessioni fatte all’interno della rete.

Subito accanto il lavoro dell’artista italiano Renato Hunto e di  Tizer Id per un’altra parete della Colt Technology

Il murales di cui vi parliamo ora ha una significativa importanza storica: un edificio particolare su New Inn Broadway presenta infatti un murales che raffigura Romeo e Giulietta… proprio nel luogo dove è stata rappresentata per la prima volta.

Molto tempo prima che The Globe venisse costruito a Bankside, William Shakespeare (1564-1616) calcava le scene proprio qui,  nell’East End. Nel 1572, il sindaco di Londra proibì le rappresentazioni teatrali all’interno della città per prevenire la diffusione della peste. Di conseguenza, le compagnie teatrali iniziarono a esibirsi appena fuori dalla giurisdizione della città. Il teatro fu costruito nel 1576 e diretto dall’attore James Burbage (1530/5-1597) e dal suo cognato John Brayne (1541-1586). Al tempo, Shoreditch era notoriamente un quartiere violento e circondato da bordelli, sale da gioco e taverne rumorose. Aveva una forma poligonale, comprendeva tre gallerie e un cortile e si dice che costruirlo sia costato 700 sterline. Nel 1594, quando Shakespeare faceva parlare di sé nella scena teatrale londinese da almeno due anni, la compagnia iniziò a esibirsi esclusivamente con le sue opere. La tragica storia d’amore di Romeo e Giulietta di Shakespeare fu rappresentata per la prima volta proprio qui intorno al 1591-1595.

Oggi, un murales di Romeo e Giulietta adorna un moderno edificio per uffici a tre piani sul sito del Teatro. La parte superiore del lavoro raffigura l’eroina Giulietta in un abito celeste, che si sporge dal balcone verso il suo Romeo, che la guarda amorosamente da due piani più in basso. Sulle pareti è scritto uno dei passaggi del monologo di Giulietta dall’Atto 2, Scena: “La mia ricchezza è tanto vasta quanto il mare”, “Il mio amore è profondo quanto più te ne do” e “Più ne  possiedo, perché sono entrambi infiniti”. Il murales è stato commissionato dall’Agenzia Global Street Art nel giugno 2018.

Ben Eine e Dotmasters hanno collaborato per questa scritta “I Don’t Like This Anymore”( “Non mi piace più”) su Ebor Street. Ben Eine è un artista di strada di alto profilo originario di Londra che attualmente vive negli Stati Uniti. Quando torna a Londra, spesso aggiunge un nuovo murales o rinfresca uno dei suoi vecchi. Molte serrande  hanno lettere dipinte da lui. Il suo lavoro più recente a Londra è stato un rinfresco del suo murales “Love” sempre  su Ebor Street. Entrambi i lati della strada hanno quindi lavori dell’artista e sono cambiati negli anni. Il nuovo murales è stato realizzato in collaborazione con Dotmasters e recita appunto  “Non mi piace più”. L’affermazione  del murales potrebbe significare forse che l’artista di strada si è stancato del muro o potrebbe essere una dichiarazione successiva al “Love” dipinto dall’artista sulla stessa parete nel 2019. Oppure è una dichiarazione su qualcosa di completamente diverso o su Londra o Shoreditch in generale o sul periodo pandemico.  Dotmasters ha collaborato con i suoi sorrisi  in caratteri tipografici audaci e luminosi.

Questa primavera, lo street artist Sr. X ha dipinto un muro vicino all’angolo di Brick Lane e Redchurch Street. Sr. X è un artista spagnolo presente con i suoi lavori a Londra in molte occasioni. Utilizza la cultura popolare e ama imitare i poster vintage. I soggetti delle sue opere d’arte sono molto espressivi e dipinti con colori vivaci. Il murales qui ritrae un uomo e una donna che si guardano, con una lattina in mezzo e un oggetto circolare che sembrano voler mangiare.

Sr.X su Redchurch Street

Davanti ai bellissimi murales di Brick Lane si gioca a scacchi

o si beve un caffè

e c’è tempo anche per la toilette

Ma sempre in modo molto fashion!

Gucci Cosmogonie Cruise campagna 2023 Londra UK.

Murales Gucci, London Brick Lane

 

 

 

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