Brindisi a fumetti – Il Monumento ai Caduti brindisini di Edgardo Simone

Perchè il fumetto? Si chiederanno in molti.
La risposta è semplice, abbiamo deciso di fare qualcosa per far conoscere soprattutto ai più giovani la città in cui vivono. E, abbiamo deciso di farlo usando uno strumento che, chi è nato nel secolo scorso come noi, conosce benissimo: il fumetto.
Infatti, anche se venuto alla luce ufficialmente nel 1908 con il Corriere dei piccoli, la sua consacrazione è avvenuta dagli anni Cinquanta in poi raggiungendo vette di pubblico inimmaginabili.
Dagli anni Duemila, con l’avvento del digitale si è avuto il fumetto online, anche se la versione cartacea continua ad essere pubblicata.
Ma, come mai il fumetto piaceva e piace ancora, soprattutto ai più giovani? La risposta, probabilmente, è da ricercare nel fatto che combinando immagini e testo in modo coinvolgente e immediato, rende la lettura più accessibile e divertente. La storia cattura l’immaginazione, mentre il formato visivo ne facilita la comprensione.
Per questo abbiamo cercato di mettere al servizio dei più giovani le nostre foto trasformate in disegni, cercando di raccontare in maniera semplice la storia cittadina.
Lo abbiamo fatto a modo nostro e con il nostro stile. Speriamo di esserci riusciti.

Abbiamo fatto alcune domande al buon vecchio Mario della Società di Storia Patria, riguardo al Monumento ai Caduti di Piazza S. Teresa, e, sentite un po’ cosa ci ha risposto.

Abbiamo rivolto al  buon vecchio Mario (della Società di Storia Patria) alcune domande riguardanti il Monumento ai Caduti di Piazza S. Teresa

Da cosa nacque l’esigenza di un Monumento ai Caduti?

Dopo la Prima Guerra Mondiale, sorsero in tutto il Paese un grande numero di monumenti ai caduti, con lo scopo di far conoscere la drammaticità della guerra.
Su tutti i monumenti erano incisi i nomi degli eroi, caduti in guerra per difendere la Patria e tutti i cittadini.
Il monumento ai circa 500 caduti brindisini della prima guerra mondiale fu commissionato dalla città di Brindisi al nostro concittadino, Edgardo Simone nel 1926 ma arriverà in piazza S. Teresa solo nel 1940.

Come fu scelta la sede del Monumento?

Per la scelta del luogo dove collocare l’opera, sorsero forti divergenze tra l’artista e la classe politica locale che, dopo aver indicato diverse sedi che a Simone non sembrarono idonee, scelse la piazzetta Dionisi. Il monumento fu inaugurato dal re Vittorio Emanuele III il 22 novembre del 1931.

Ci puoi descrivere in brevi tratti il Monumento?

Tra le sculture, molto particolare è una originale Vittoria Greca con le ali volte in alto, che, regge nella mano sinistra la figura di Roma;

in basso, un guerriero agonizzante con un grande scudo romano su cui è inciso il volto di un personaggio mitologico che pietrificava chi lo guardava, Medusa. Insieme formano l’elemento principale della grande vasca della fontana.

Ai lati, due grandi gruppi: quello di destra con la madre che indica al figlio la via del dovere;

quello di sinistra con la vecchia madre accasciata dal dolore che accarezza l’elmetto del figlio caduto e si stringe all’orfano.

Mario, ci puoi dire come vengono onorati i Caduti in Guerra?

Ogni anno, in occasione della ricorrenza del 25 Aprile – Anniversario della liberazione d’Italia e del 2 Giugno – Festa della Repubblica, con cerimonia ufficiale presenziata dalle maggiori autorità cittadine, una corona di alloro dedicata ai Caduti, viene deposta sul Monumento.

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