Il faro delle Pedagne (Isola Traversa) e quello di Bocca di Puglia – Brindisi

La prima cosa cosa che si vede avvicinandosi al porto di Brindisi è lo storico faro delle isole Pedagne.
All’interno di un complesso piano di interventi per risanare il porto, re Ferdinando II nel 1834 affidò a una commissione diretta dal Col. Albino Mayo, il progetto che prevedeva gli scavi nel porto interno, la bonifica delle tre paludi, un lazzaretto e la costruzione di tre fari: quello di Forte a mare, di Punta Penne e per l’appunto quello delle Isole Pedagne.
Comunque sia, a distanza di vent’anni,  il regno sabaudo si trovò ad ereditare un porto in cui erano stati completati tutti i lavori previsti nel canale Pigonati, i fari di Punta Penne e di Forte a Mare, la costruzione del faro delle Pedagne e anche alcune centinaia di metri della banchina centrale nel porto interno.

Il faro che, come si può vedere anche dalla nostra foto del 2017, era alquanto malridotto, nel 2022 è stato oggetto di lavori di restauro che l’hanno riportato all’antica bellezza.
Occorre anche precisare che il faro è situato nell’isola Traversa, facente parte del piccolo arcipelago delle Pedagne. Con la sua altezza di 18 metri e una portata di 13 miglia nautiche, consente ai naviganti di imboccare facilmente e senza rischi, l’entrata del porto. Si evitano così le collisioni con i quattro isolotti presenti in zona oltre ai due semisommersi che, nel passato, tante vittime hanno fatto tra le imbarcazioni di ogni tipo, in ogni tempo.
Il faro è attualmente ancora in funzione e alla sua base, sono ancora presenti gli alloggi di guardiani e fanalisti.

Il faro visto dalla Diga Bocca di Puglia

Nostra foto precedente il restauro – anno 2017 

Il faro di Bocca di Puglia

La diga di Bocca di Puglia, che dal 1869 ci collega al Castello Alfonsino,  mise in pensione il vecchio faro, che, adesso giace ai suoi piedi  in attesa di morte sicura se non interverranno URGENTI provvedimenti statali a salvarlo. Unici beneficiari di questa situazione, alcuni sconsiderati automobilisti che sicuramente gradirebbero una pensilina al suo posto.

Bibliografia: Il patrimonio industriale marittimo di Terra d’Otranto, AA.VV.; Il porto di Brindisi, V.A. Caravaglios; art. Gazzetta del Mezzogiorno on-line del 17/11/2022; Interreg Reg. Puglia

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