Origini e Fondazione
La basilica originaria fu costruita da Sant’Ambrogio stesso su un’area cimiteriale dove erano sepolti i martiri cristiani. Venne chiamata in origine Basilica Martyrum, in onore dei martiri e del culto cristiano che Sant’Ambrogio promuoveva nella città. Nel 1099, la basilica fu ricostruita in stile romanico, che è la struttura che oggi possiamo ammirare.
Esterno
Architettura
L’edificio attuale risale prevalentemente all’XI secolo e rappresenta un perfetto esempio di architettura romanica lombarda.
La Pusterla di Sant’Ambrogio
è una delle porte minori (chiamate anche “pusterle”) poste sul tracciato medievale delle mura di Milano
La facciata
con le sue due torri – una chiamata “dei Monaci” e l’altra “dei Canonici” – è caratterizzata da un portico con tre archi in pietra a tutto sesto e un ampio quadriportico interno che introduce alla basilica.
Interno
La pianta della chiesa è a croce latina, con tre navate senza transetto e un’abside semicircolare.
All’interno, il soffitto è a capriate lignee, mentre le colonne presentano capitelli decorati con motivi naturalistici e simbolici. La basilica custodisce inoltre un ricco patrimonio artistico, tra cui mosaici, affreschi e opere in rilievo risalenti a vari periodi.
Navata centrale
Altare maggiore
Ciborio di Sant’Ambrogio
Navata lat. destra
Statua di Papa Pio IX – Francesco Confalonieri (1850/1925)
Navata lat. sinistra
Opere d’arte e tesori
Plinto di colonna tardo-antica
Plinto di una delle ventisei colonne, tredici per parte, che delimitavano la navata maggiore dell’originale basilica di età ambrosiana (fine XI secolo). Rinvenuta durante gli scavi del XIX secolo
Serpente di bronzo
Il serpente, di probabile realizzazione tardo-antica, portato a Milano nell’inverno 1000-1001 dall’arcivescovo Arnolfo II, era un dono dell’imperatore di Bisanzio e veniva identificato con quello innalzato da Mosè nel deserto.
Cappella di Sant’Ambrogio morente
Sant’Ambrogio morente riceve l’ultima Comunione. Pala d’altare. Andrea Lanzani (1650 ca./ 1712)
Cappella del Sacro Cuore
La pala raffigura la morte di San Benedetto, fondatore dell’ordine che dal 784 si insediò nel monastero accanto alla basilica di Ambrogio
Cappella di Santa Marcellina Vergine
sorella dei Ss. Ambrogio e Satiro. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1838, fu fondato l’Istituto religioso femminile delle “Marcelline”
Tomba dell’abate Guglielmo Cotta
Morto il 12 ottobre 1267, durò in carica oltre trent’anni densi di vicende politiche e controversie
Tomba di Bernardo e Anselmo I
Affreschi staccati – In basso quello seicentesco di Bernardo d’Italia (nipote di Carlo Magno e re d’Italia dall’810 all’817, qui sepolto) e Anselmo I, arcivescovo di Milano dall’813 all’818
Cupola di San Vittore in Ciel d’Oro
Il prezioso mosaico rappresenta il martire soldato Vittore. Nelle croci sono scritti i nomi dei donatori, Faustino e Panericia
Ritratto di Ambrogio (Ambrosius)
San Vittore in Ciel d’Oro, mosaico del V-VI secolo, forse eseguito a partire da un ritratto ufficiale di Ambrogio come governatore
Altare d’oro
L’ Altare d’Oro: situato sopra la tomba di Sant’Ambrogio, è una delle opere più preziose della basilica, realizzato da Vuolvinio nel IX secolo. È un altare d’oro, argento e smalti con raffigurazioni bibliche e scene della vita del santo. Il fronte verso la navata riporta gli episodi della vita di Gesù, il lato argenteo raffigura la vita di Ambrogio.
Bonamico Taverna e santo vescovo
Gli affreschi sul pilastro risalgono all’inizio del XIII sec.
Ambone
Riassemblato dopo il crollo della campata nel 1194, è costituito da un sarcofago tardo-antico e un loggiato del XII secolo con elementi floreali e animali fantastici
Cristo in trono tra Gervaso e Protaso
Mosaico absidale, pesantemente restaurato a più riprese soprattutto dopo i danni di guerra nel 1943
Cristo risorto (Bergognone)
Cristo è vivo: la Passione (Croce) e la morte (sudario) sono sconfitte per sempre, ormai alle spalle di Cristo
Disputa di Gesù fra i dottori del tempio
L’affresco di ambiente luinesco, rappresenta un episodio evangelico: Gesù all’età di 12 anni discute con gli scribi nel tempio di Gerusalemme (al centro) e poi è ritrovato da sua madre, Maria (a sinistra)
Cappella della Madonna dell’aiuto
Immagine molto cara ai milanesi e tuttora al centro di una viva devozione popolare
Cappella di San Giorgio
Affresco staccato di San Giorgio che libera la principessa dal drago. Al centro e sui fianchi della cappella, la pala e gli affreschi di Bernardino Luini
Cappella SS. Bartolomeo e Satiro
Sant’Ambrogio ferma l’imperatore Teodosio
L’olio su tela di Camillo Procaccini rappresenta in sintesi l’episodio storico della penitenza che Sant’Ambrogio impose all’imperatore Teodosio come conseguenza della strage di Tessalonica
I santi Casto e Polimio
Dipinti da Ferdinando Porta sulle pareti dell’anticappella di San Vittore, ritraggono due diaconi a servizio di Sant’Ambrogio
Deposizione di Cristo (1545) – Giovan Battista della Cerva
Cappella di Santa Savina
La tomba di Santa Savina, nella cappella di Santa Savina (riedificata nel 1868 per contenere il corpo della santa)
Anticappella di San Vittore
Sul soffitto
Gloria di San Vittore di Ferdinando Porta e Antonio Longone
Altri affreschi e decorazioni parietali
Sant’Ambrogio
Il Museo della Basilica
L’attuale sede del museo della Basilica è posta al termine della navata di destra, nell’area della Cappella di San Vittore in Ciel d’Oro e nelle sale dette del Capitolino. Ivi sono esposti affreschi del Quattrocento, quadri seicenteschi e la collezione di arazzi fiamminghi con le Storie di Decio Mure, Costantino e Mosè.
Urna degli innocenti
Prezioso lavoro d’oreficeria del XV secolo proveniente dal convento San Francesco Grande (ora Caserma della Polizia)
Avanzo di colonna un tempo nei pressi del castello e portato in Basilica nel 1873
La scritta sopra il Cristo sofferente dice:
“NEL LUOGO DOVE E’ PIANTATA QUESTA COLONNA FU DECAPITATO S. PROTASIO NELL’ANNO DELLA INCARNAZIONE DEL SIGNORE 57, IL 19 GIUGNO, PER ORDINE DEL CONTE ASTASIO”
Piagnoni
La serie di piccole sculture in marmo dipinto testimonia la presenza di una comunità monastica in Sant’Ambrogio
Madonna e Santi
Bernardo Zenale (o da Treviglio) – Milano, 10 febbraio 1526
Fonte battesimale
Sant’Ambrogio amministra i sacramenti a Sant’Agostino
Lapide commemorativa
Lapide commemorativa
Lapide tombale di Ludovico II
Agnello in marmo
Risalente al VI secolo era forse applicato nell’abside della chiesa di Ambrogio. Attualmente nel museo della Basilica
Croce astile
Bassorilievo – Deposizione
Maschera funebre
del cardinale Alfredo I. Schuster eseguita alla sua morte dallo scultore O. Montaguti (1954)
San Carlo Borromeo e Federico Borromeo
di Danedi Giovanni Stefano Detto Montalto (attribuito) – 1608/ 1690
Ambrogio fanciullo nutrito dalle api
Affresco di Porta (1738)
Tesoro della Basilica
Ingresso della cripta
I corpi dei santi Ambrogio, Gervasio e Protasio nella cripta sottostante all’altare di Sant’Ambrogio
Il Significato Storico e Religioso
La Basilica di Sant’Ambrogio non è solo un edificio di culto, ma anche un simbolo dell’identità milanese. Sant’Ambrogio stesso è considerato uno dei quattro Padri della Chiesa latina e ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione del Cristianesimo in Lombardia. La basilica ospita anche le sue reliquie, rendendo il sito una meta di pellegrinaggio per i fedeli. È qui che ogni anno si celebra la festività di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre, molto sentita dai milanesi.
I Restauri e la Seconda Guerra Mondiale
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la basilica fu gravemente danneggiata dai bombardamenti, ma negli anni successivi venne restaurata con grande cura, cercando di mantenere l’architettura originale. I lavori di restauro, conclusi nel dopoguerra, hanno restituito alla basilica il suo aspetto romanico.