Monopoli è città con una storia antica e variegata, situata sulla costa adriatica della Puglia.
La sua storia inizia in epoca preistorica, con i primi insediamenti risalenti all’età del bronzo, ma è con i Greci e i Romani che Monopoli diventa un punto strategico e prospero sulla costa.
In epoca greca, Monopoli fu colonia commerciale e centro di scambio importante grazie alla sua posizione costiera. Durante il periodo romano, la città divenne un centro portuale strategico. Il porto di Monopoli infatti era ben protetto e svolgeva funzione di collegamento per i commerci con l’Oriente e il resto della penisola italiana. Trovarsi lungo la Via Traiana, che collegava Roma a Brindisi, la rendeva un importante snodo per il trasporto e il commercio.
Dopo la caduta dell’Impero Romano, Monopoli subì diverse invasioni e cambi di potere, passando dai Longobardi ai Bizantini. Durante il periodo bizantino, tra il VI e l’XI secolo, fu una importante roccaforte contro le incursioni barbariche e poi contro le minacce saracene data la sua posizione strategica e fortificata.
Nel Medioevo, Monopoli divenne un’importante città sotto il controllo del Regno di Napoli. Si svilupparono un’economia basata su pesca, agricoltura e commercio marittimo, e la città iniziò a espandersi sia demograficamente che economicamente. Proprio in quest’epoca vennero costruiti importanti edifici e fortificazioni, come il Castello di Carlo V, che domina ancora oggi il lungomare.
Nel XVI secolo, gli Spagnoli portarono una fase di stabilità, ma anche di pesante tassazione. La città conservò il suo ruolo centrale come porto, e, tempo dopo, l’influenza spagnola fu sostituita da quella borbonica e poi francese con le campagne napoleoniche. L’occupazione francese influenzò le istituzioni e la cultura della città, mentre con l’Unità d’Italia Monopoli venne integrata nel nuovo stato italiano.
Oggi Monopoli è una città vivace e popolare meta turistica, conosciuta per le sue spiagge, il porto antico e il centro storico con le sue chiese e strade strette lastricate. La Cattedrale di Santa Maria della Madia, La città è nota per il suo fascino marittimo e per l’eccellenza culinaria, legata alla pesca e ai prodotti locali come olio e vino. Monopoli è riuscita a conservare un fascino autentico, unendo alla modernità il rispetto delle sue radici storiche.
Centro storico
Cala Porta Vecchia
Dopo una breve passeggiata nel centro storico si incontra una bella spiaggetta, adatta soprattutto ai bambini per il fondale basso e sabbioso.
Castello di Carlo V
Sulle mura del Castello un’epigrafe e un bassorilievo ricordano la tragedia dell’Heleanna
All’alba del 28 agosto del 1971 ad una quindicina di miglia al largo di Monopoli avvenne la tragedia della nave greca Heleanna che prese fuoco. Le vittime furono 41 (25 morti e 16 dispersi) di varie nazionalità (greci, italiani e francesi), i feriti 270. Meritevole fu l’opera di soccorso dei pescatori monopolitani con i loro pescherecci (nonostante il mare in burrasca)
Il Porto Vecchio
Porta di comunicazione tra il Porto vecchio e il Centro storico
Sopra l’arco l’affresco della Madonna della Madia – patrona della città
Le chiese
- La Cattedrale di Santa Maria della Madia – è un importante luogo di pellegrinaggio e rappresenta uno degli edifici religiosi più importanti della città. La fabbrica romanica fu fondata nel 1107 dal vescovo Romualdo con il concorso del duca normanno Roberto d’Altavilla. Tra il 1742 e il 1770 fu ricostruita in forme tardobarocche.
- Il campanile
in stile barocco del ‘600, è posto al lato est della Cattedrale; è alto 61 metri e termina in una piramide con una punta di cono.
- Chiesa e Convento di San Domenico – La chiesa, ricostruita nel ‘500 in sostituzione della precedente, lì dove sorgeva la chiesa medioevale di San Silvestro, fu consacrata nel 1681 dal Cardinale Orsini divenuto poi Papa con il nome di Benedetto XIII. La facciata, di un classico stile rinascimentale, è abbellita da un grande rosone lapideo. Pregevole è inoltre il gruppo scultoreo di Stefano da Putignano, collocato sulla sommità della facciata. Anche l’architetto salentino Mauro Manieri, nella prima metà del XVIII secolo, intervenne su San Domenico.
- Chiesa di Santa Maria del Suffragio, più comunemente nota come il Purgatorio, dei primi anni del Settecento. Il suo interno a navata unica, ha le pareti tinte di azzurro arricchite da diversi decori barocchi, tra i quali un settecentesco organo a canne e una corona dorata che sormonta l’abside. Sul settecentesco altare maggiore, al centro, la tela del pittore napoletano Paolo De Matteis raffigurante Santa Maria del Suffragio. La chiesa ha forma di croce latina con cinque altari di cui quello maggiore in stile barocco classico, in pietra leccese.
All’interno, in alcune teche, sono conservati scheletri di confratelli deceduti nel XVIII e XIX secolo
- La cinquecentesca cappella di San Vito – affidata alle cure del vicinato, viene aperta su richiesta di turisti e devoti
- La chiesa di San Salvatore – in Pittagio Pinnae ha origini antichissime (III-IV sec.). Viene associata a una leggenda popolare che racconta come la chiesa fu fatta edificare da un capitano di un vascello pirata scampato con tutto il suo equipaggio ad un naufragio, per tal motivo è rivolta al mare e dedicata a San Salvatore
Monumento ai Caduti, Piazza Vittorio Emanuele
Il mercato vicino alla piazza