L’8 marzo 1959 si pose la prima pietra dello stabilimento della Montecatini a Brindisi che rappresentava la realizzazione più ambiziosa di tutta la storia della chimica italiana.
Nelle foto storiche conservate nella Biblioteca Arcivescovile “A. de Leo” (Fondo Famiglia Titi) si riconosce il ministro Emilio Colombo, l’on. Giulio Pastore, il sen. Vito Antonio Perrino, il cav. Teodoro Titi, l’on. Italo Giulio Caiati, l’avv. Samuele De Guido, Antonio Consales, il presidente Antonio Segni, il sindaco Manlio Poto, mons. Nicola Margiotta, l’avv. Vincenzo Palma.
Brindisi offriva una serie di favorevoli condizioni sia di natura fisico-morfogeologiche che socio-politiche, oltre alle agevolazioni creditizie e finanziarie comuni ad altre le città del Sud. Credere però che le decisioni sull’arrivo della grande industria a Brindisi siano state soltanto frutto di una politica estranea e “calata dall’alto” sarebbe una valutazione parziale e riduttiva (per saperne di più vedi QUI).
Nella realtà ci furono solo poche e inascoltate voci di protesta: Ennio Masiello, Giuseppe Patrono, Aldo Chirico tra queste.
Si ringrazia la Biblioteca Arcivescovile “A. De Leo” per aver concesso in questo articolo l’utilizzo delle fotografie del Fondo Famiglia Titi di cui è depositaria.
In merito all’arrivo della Montecatini a Brindisi, aggiungiamo le foto della “Fototeca Briamo” custodite dalla medesima Biblioteca De Leo e la prima pagina de “Il Meridionale” del 20-27 aprile 1962
Il Meridionale – Brindisi, 20-27 aprile 1962
Stabilimento Petrolchimico della Monteshell,- sala controllo della centrale termoelettrica da Tuttitalia, 1965
Visione panoramica del Petrolchimico Monteshell da “Brindisi e la Puglia” di L. Todisco. Bari 1967
Brindisi – Produzione e accatastamento di manufatti. Dalla Rivista Puglia a. 1967
Stabilimento Petrolchimico della Monteshell a Brindisi da “Tuttitalia” n. 228 – giugno 1965