Nella chiesa di S. Paolo la parete meridionale è senza dubbio la più antica, quello che oggi ci resta della primitiva chiesa e del monastero, poichè tante sono state le trasformazioni che l’edificio ha subito attraverso i secoli.
Proprio su questa parete che R. Jurlaro ha definito “il più autentico monumento gotico della città e della provincia” si affaccia il bellissimo protiro cuspidato dalle linee slanciate che taluni ipotizzano possa essere stato il portale di accesso principale nel medioevo.
Racconta la dottoressa Silvia Palano:
“La lunetta è sostenuta da un architrave decorato con una fila di boccioli mentre l’archivolto ripropone motivi vegetali classici, tipici della Terra d’Otranto e di chiara ascendenza orientale.”
Ma, scorrendo la parete, come nella trama di un giallo, incontriamo dapprima le tracce di un affresco, ritrovato nell’ultimo recente restauro terminato nell’ottobre 2018, che stranamente è posto all’esterno anzichè all’interno della chiesa come di solito avviene. Poi, appare ai nostri occhi un lungo tratto di muratura a bugnato che taluni studiosi, tra cui R. Alaggio (Brindisi Medievale pp. 152; 174), ipotizzano sia appartenuto a una vecchia fortezza di cui quel tratto
“poteva essere in affaccio al fossato meridionale” (..) inglobato come struttura di sostruzione (sostegno nella costruzione ndr) longitudinale della trecentesca chiesa di S. Paolo, un muro di grande apparato a bugnato rustico molto prominente in carparo appena sbozzato, che per dimensioni e tecnica di apparecchiatura non sarebbe difficile riferire a strutture di età classica, ancora una volta, assorbite nella funzione di una struttura di età medievale”.
D’altro canto già il padre Andrea Della Monaca, osservatore attento del XVII secolo, registrava:
“Fu ben anco dal canto del mare nei tempi antichi cinta la Città di forti e inespugnabili mura, e non pur nell’età di quei primi Eroi (i Messapi), ma fino à Romani, e in molti luoghi se ne veggono le ruine; anzi in alcuna parte delli colli, che nell’habitato della città soprastano al Porto, e che quasi promontori sporgono la fronte alquanto in fuori, vi erano fabbricati sicurissime Rocche (fortezze ndr): li vestigi de’ quali appaiono sul promontorio che oggi è detto di S. Andrea, sul luogo del Monastero di S. Paolo, sù la piazza d’armi del Castel Grande, dal canto che mira il mare sopra il colle delle Colonne, e altrove”.
Insomma una facciata della chiesa che continua ad essere fonte di sorprese e arricchimenti per la storia di Brindisi, e che siamo sicuri, continuerà ad esserlo anche in futuro.
Facciata Sud
Protiro della chiesa di S. Paolo
Protiro della chiesa di S. Paolo
Protiro, particolare
Protiro, particolare della lunetta
Protiro, particolare della lunetta
Tracce di affresco raffiguranti probabilmente un santo
Base della muratura in bugnato, probabile residuo di una antica fortificazione romana
Base della muratura in bugnato, probabile residuo di una antica fortificazione romana