La scena centrale dell’antico portale di ingresso alla chiesa di San Benedetto ci mostra quello che secondo noi non è un drago, come comunemente ritenuto, ma una Viverna, ovvero una creatura leggendaria rappresentata nel bestiario medievale come un rettile alato bipede, simile al drago della tradizione europea, dal quale differisce per la parte posteriore simile a un serpente con la coda uncinata. Di dimensioni non troppo grandi, caratteristica peculiare è la presenza di un uncino o un pungiglione all’estremità della coda, capace – in alcuni rami delle leggende – di iniettare veleno mortale o paralizzante.
Analogo esemplare lo ritroviamo a Trento. Alla base del portale all’ingresso orientale della Cattedrale di S. Vigilio sono riutilizzate due lastre figurate provenienti da un precedente edificio del XII secolo. Il rilievo sulla destra mostra una Viverna attaccata da un lupo (o da un cane).
Quindi, tornando alla nostra disamina, del tutto normale che il cacciatore in costume longobardo che si vede nel quadro centrale, afferri il pungiglione mortale per impedire di essere colpito e cerchi di trafiggerlo con la sua corta lancia nell’eterna lotta tra il Bene e il Male.
Guardate voi stessi nella foto!
Una curiosità tra le tante, due minuscoli animali, un cane ed un uccello, situati nelle scene di lotta contro il leone, cercano nel loro piccolo di aiutare i cacciatori.
Di © Matteo Ianeselli / Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8031588